Ukraina. Iulia Timoshenko, malata, rischia l’ergastolo come mandante di omicidio

Pubblicato il 19 Gennaio 2013 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA
Iulia Timoshenko

KIEV, UKRAINA – Non c’è tregua  per la leader dell’opposizione ucraina, Iulia Timoshenko. Gia’ dietro le sbarre da quasi un anno e mezzo, l’ex premier adesso rischia addirittura l’ergastolo perche’ accusata di essere la mandante dell’omicidio di un deputato avvenuto circa 16 anni fa.

Tutto questo mentre la sua salute ha subito un brusco peggioramento, tanto che il suo avvocato sostiene che non l’avrebbe riconosciuto per almeno un paio di minuti.

Secondo il procuratore generale, Viktor Pshonka (considerato molto vicino al presidente Viktor Ianukovich), l’ex eroina della Rivoluzione Arancione avrebbe pagato 2,3 milioni di dollari a dei killer per sbarazzarsi del deputato e imprenditore avversario Ievgheni Sherban. Altri 500 mila dollari sarebbero invece arrivati dall’allora premier (e alleato di Timoshenko) Pavlo Lazarenko, un personaggio losco della politica ucraina che nel 2006 un tribunale statunitense ha condannato a nove anni di carcere per estorsione, frode e riciclaggio di denaro sporco.

Sherban, un dirigente del partito liberale, fu assassinato nel novembre del 1996 appena atterrato all’aeroporto di Donetsk sul suo jet privato. I killer si avvicinarono all’aereo su un’auto e aprirono il fuoco uccidendo anche la moglie e due membri dell’equipaggio. Il deputato dapprima riusci’ a sfuggire ai colpi, ma fu raggiunto dai proiettili degli assalitori mentre cercava di raggiungere la sua auto. Tre uomini, gli occhi nascosti da occhiali da sole, lo finirono poi a bruciapelo. Tra gli accusatori della Timoshenko c’e’ anche il figlio di Ievgheni Sherban, Ruslan, ma l’ex lady di ferro ha sempre rimandato le accuse al mittente.

A far preoccupare i seguaci di Iulia non sono pero’ solo i guai giudiziari della loro beniamina – il cui processo per malversazione ed evasione fiscale per dei fatti che risalirebbero agli anni ’90 e’ stato rimandato ancora una volta per l’assenza dell’imputata – ma anche la sua salute. L’ultimo allarme arriva dall’avvocato di Iulia Serghei Vlasenko, secondo cui l’ex eroina della Rivoluzione arancione sta peggiorando vistosamente e a volte non lo riconosce.  ”Quando sono entrato nella sala docce – ha spiegato Vlasenko – ho pensato che fosse morta. Non ha avuto nessuna reazione, ne’ mi ha riconosciuto, per due minuti”.

All’ospedale delle Ferrovie di Kharkiv, dove e’ ricoverata in stato di detenzione da piu’ di otto mesi per curare un’ernia del disco, l’ex premier sta protestando ormai da una decina di giorni contro le continue violazioni della sua privacy: ha deciso di non rientrare nella sua stanza finche’ non saranno rimosse le videocamere che la riprendono continuamente (persino nel wc, a quanto racconta). A far peggiorare la salute di Iulia potrebbe essere proprio questa protesta.

L’ex lady di ferro passa infatti i giorni e le notti nella sala docce e nel corridoio dell’ospedale in posizioni sicuramente poco idonee a chi soffre di ernia del disco. La salute della Timoshenko sembra quindi sotto costante minaccia: l’ex premier ha infatti iniziato la sua protesta poco dopo aver denunciato che ”sconosciuti” avrebbero tentato di avvelenarla inserendo delle sostanze tossiche nei suoi cosmetici, accuse che le autorita’ carcerarie smentiscono fermamente.