Usa, Corte Suprema/ Commissione senatoriale conferma giudice Sotomayor, scelta da Obama

Pubblicato il 29 Luglio 2009 - 10:10 OLTRE 6 MESI FA

La commissione giudiziaria del senato ha confermato la candidatura alla Corte Suprema di Sonia Sotomayor, scelta dal presidente Barack Obama, assicurando così l’approvazione del Senato nel suo insieme del primo giudice dell’alta corte di origine ispanica., a quanto riferisce il New York Times.

La nomina di Sotomayor, 55 anni, e’ stata approvata dalla commissione con 13 voti contro 6. Sei membri repubblicani della Commissione hanno votato contro , ritenenedo che i pareri di Sotomayor possano essere influenzati da considerazioni razziali. Solo uno dei membri repubblicani della Commissione ha votato per lei. Una volta approvata dal senato, probabilmente prima della pausa estiva del parlamento che comincia il 7 agosto, Sotomayor prenderà posto tra gli altri otto membri della Corte a settembre.

Secondo gli osservatori, Sotomayor, di tendenze progressiste, non altererà l’equilibrio politico della Corte suprema giacchè sostituisce il giudice David Souter, anch’egli progressista, andato in pensione. La composizione ”ideologica” della Corte sarà quindi formata da quattro progressisti e cinque conservatori, guidati dal Chief Justice John Roberts.

Sotomayor, che ha ricoperto la carica di giudice federale per 17 anni, e’ il primo giudice dell’alta corte scelto da Obama. Ma poichè tre degli altri giudici hanno superato i 70 anni ed un altro, Paul Stevens, ha 89 anni, Obama durante il suo mandato potrà quasi certamente nominare altri giudici, che rimangono in carica a vita.

Il presidente repubblicano della Commissione Senatoriale, Jess Sessions, ha motivato il voto contrario suo e dei suoi colleghi affermando che Sotomayor dimostra ”di avere una filosofia giudiziaria  che è in conflitto con la grande tradizione americana della giustizia cieca e non influenzabile”

Il capo dei sentaori democtaici della commissione, Patrick Leahy, gli ha replicato che Sotomayor ”è perfettamente qualificata, ha ricevuto le più alte lodi dall’American Bar Association, ed ha sempre amministrato la giustizia senza essere influenzata da questioni razziali o di sesso”.