Snowden. Cresce imbarazzo Stati Uniti beffati dalla Cina e dalla Russia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2013 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA
Snowden. Cresce imbarazzo Stati Uniti beffati dalla Cina e dalla Russia

Edward Snowden (foto Lapresse)

WASHINGTON, STATI UNITI – Giorno dopo giorno aumenta l’imbarazzo del presidente Barack Obama e aumentano le critiche che gli vengono rivolte dai media e da esponenti politici repubblicani ma anche democratici. Gli Stati Uniti – beffati prima dalla Cina, che ha lasciato scappare la superspia del Datagate Edward Snowden, poi dalla Russia, che non ha nessuna intenzione di estradarlo verso gli Usa – appaiono impotenti, anche se la Casa Bianca alza inutilmente i toni, chiedendo alla Russia di espellere Snowden ”immediatamente, senza indugi”.

Ma il presidente russo Vladimir Putin non poteva essere più chiaro: Snowden e’ a Mosca, non ha commesso nessun reato ed è pertanto un uomo libero. Allo stesso tempo, Pechino, a muso duro, ha definito ”inaccettabili” le accuse di Washington sulla ‘fuga’ della fonte del Datagate. E per Obama si fa sempre piu’ infuocata la crisi innescata dall’ex consulente della Nsa sul fronte internazionale, ma anche sul fronte interno, con le polemiche sulla gestione della vicenda che continuano a montare.

Polemiche che affiorano sulla stampa con sempre maggior frequenza. In un articolo dal titolo ‘L’approccio di Obama sulla questione dell’estradizione di Snowden solleva critiche’, il Washington Post ad esempio nota che sabato, mentre la sua Amministrazione era al lavoro per impedire che uno degli uomini piu’ ricercati dagli Usa sfuggisse all’estradizione da Hong Kong, il Comandante in capo se ne andava a giocare a golf con i suoi amici. Un’indicazione di come il presidente, almeno in pubblico, intende gestire la cosa.

Molti conservatori, scrive il giornale, ritengono che la credibilita’ del presidente all’estero continua a diminuire; mentre chi lo difende sostiene che un’azione diretta di Obama sarebbe una sciocchezza, perche’ ”e’ gia’ sufficientemente imbarazzante che Snowden sia fuggito e il coinvolgimento personale del presidente metterebbe solo ulteriormente a rischio la credibilita’ degli Usa all’estero”. Ma la vicenda Snowden ha rinfocolato anche una serie di critiche che da tempo si fanno sempre piu’ pressanti. Non sono passati nemmeno sei mesi da quando e’ iniziato il secondo mandato e la presidenza Obama e’ in una ”zona morta”, scrive Politico.

L’influente sito cita una serie di recenti battute d’arresto per il presidente ed ha ascoltato diversi esponenti politici – repubblicani e democratici – secondo cui cinque anni di esperienza, da quando Obama e’ alla Casa Bianca, hanno mostrato che non ci sono serie conseguenze politiche o personali per chi si mette di traverso sulla strada del presidente. Una visione che il senatore repubblicano John McCain, mai tenero con Obama, allarga a livello internazionale.

”In cinque anni abbiamo mandato al mondo il segnale che noi guidiamo da dietro, che siamo impotenti, che non agiamo quando diciamo che agiremo”, ha affermato, parlando dagli schermi della Cnbc. ”Cio’ di cui abbiamo bisogno – ha detto – e’ mostrare piu’ leadership”. E anche secondo l’ex candidato vicepresidente Paul Ryan, la vicenda Snowden ”mostra un’amministrazione che appare ogni giorno di piu’ incompetente”.