Usa, la Bain Capital fondata da Romney sotto indagine per elusione fiscale

Pubblicato il 2 Settembre 2012 - 08:28 OLTRE 6 MESI FA
Mitt Romney (Foto Lapresse)

WASHINGTON – Proprio al termine della Convention repubblicana di Tampa, la Bain Capital, società fondata dal candidato Mitt Romney, finisce nel mirino del procuratore generale di New York.

Secondo quando scrive il New York Times, la società fondata dal candidato repubblicano potrebbe essere incriminata per reati fiscali.

Il procuratore generale di New York ha avviato delle indagini su alcune delle maggiori società di private equity, fra le quali appunto la Bain Capital, per accertare se abbiano abusato o meno delle norme per ridurre i pagamenti delle imposte.

Secondo quanto scrive il New York Times, le società potrebbero aver “mascherato” come partecipazione al capitale di rischio quelle che sono in realtà erano consulenze remunerate. In questo modo i soci avrebbero ricevuto compensi tassati non con l’aliquota sul reddito (35%) ma con quella sulle plusvalenze in conto capitale (15%).

Eric T. Schneiderman, il procuratore generale di New York, avrebbe inviato nelle ultime settimane mandati a una decina di società per ottenere documenti che potrebbero a suo avviso rivelare come queste abbiano ”convertito alcune commissioni dagli investitori in fondi di investimento, sui quali vige un’aliquota fiscale più bassa rispetto al reddito ordinario”.

Fra le società che si sarebbero viste recapitare i mandati per la consegna di informazioni ci sarebbero oltre a Bain Capital anche Kohlberg Kravis Roberts & Co, TPG Capital, Sun Capital Partners, Apollo Global Management e Silver Lake Partners. Queste società sono sospettate di aver “abusato” della normativa fiscale per ridurre di molte centinaia di migliaia di dollari i propri pagamenti di imposte.

”Alcuni manager delle società” indagate ”temono che Schneiderman, democratico al primo mandato con legami con l’amministrazione Obama, stia cercando di imbarazzare l’industria a causa delle radici di Romney a Bain Capital” afferma il New York Times, sottolineando che altri manager ritengono invece che la mossa rientri negli sforzi dello stato di recuperare fondi.

Romney ”partner in pensione” di Bain Capital ”continua a ricevere profitti dalla società e ha investimenti in alcuni dei fondi” che sembrerebbero essere ricorsi allo stratagemma fiscale sotto accusa.

La campagna di Romney respinge le accuse e precisa che il candidato non ha mai beneficiato di tale pratica. ”Investire commissioni è una pratica comune, accettata e totalmente legale. In ogni caso, mette in evidenza R. Bradford Malt, legale di Romney che gestisce gli investimenti e i fondi della famiglia, l’accordo siglato al momento della sua uscita non consente a Romney o al suo blind trust nulla del genere e posso confermare che né Romney né il trust ha mai usato tale pratica, né prima né dopo l’uscita da Bain Capital”.