Usa, i repubblicani si insediano al Congresso e insidiano Obama

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA

John Boehner

La Camera degli Stati Uniti si tinge di rosso, rosso repubblicano: capeggiati dal nuovo speaker succeduto a Nancy Pelosi, il sessantunenne John Boehner, 61 anni, il 112° Congresso degli Stati Uniti ha da subito dichiarato di voler smantellare l’agenda presidenziale.

Iniziando da subito, visto che già il 12 gennaio è fissato il voto finale alla Camera per l’abrogazione della comntestatissima – da parte repubblicana – riforma sanitaria di Obama.

Resta il Senato, ancora nelle mani dei democratici, a poter bloccare la revoca della riforma tanto voluta dal defunto senatore Ted Kennedy.

In ogni caso, per esser sicuro Obama dovrebbe fare un rimpasto di governo.

Il portavoce Robert Gibbs ha già fatto sapere oggi, 5 gennaio, di essere pronto a lasciare per dedicarsi alla prossima campagna elettorale. Dovrebbe andarsene anche il capo del gabinetto ad interim Paul Rouse dovrebbero lasciare. Il presidente nominerà anche un nuovo consigliere economico.

E proprio sul versante economico ci sarà l’altra questione che verrà presa di petto dai repubblicani: la riduzione delle spese federali, che gli avversari di Obama vorrebbero riportare ai livelli del 2008, allentando le regole finanziarie varate dopo la crisi dei mutui subprime.

Non solo: Boehner ha fatto sapere di voler aprire alcune inchieste per accertare che l’amministrazione Obama non abbia commesso irregolarità. Anche se al Senato la maggioranza resta democratica, per i politici dell’asinello il 2011 sarà un anno in salita.

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