Brexit, Elkann: “Hanno vinto nostalgici egoisti razzisti hooligans populisti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2016 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

 

Brexit, Elkann: "Hanno vinto nostalgici egoisti razzisti hooligans populisti"

Brexit, Alain Elkann (nella foto): “Hanno vinto nostalgici egoisti razzisti hooligans populisti”

Brexit, “hanno vinto i vecchi, i nostalgici i furibondi gli egoisti i razzisti gli hooligans e i Populisti” spiega senza mezzi termini Alain Elkann alla Stampa:

“In una notte la gran Bretagna si è divisa tra un nuovo stato pro europeo (Londra e Scozia) e il resto del paese che rivendica l’indipendenza. Vince il biondissimo Boris Johnson con l’applauso del biondissimo Donald Trump che gioca a golf nel suo nuovo resort. Si apre una pagina nuova: i padri che votano per un futuro che non vedranno, contro la volontà dei loro figli. Trionfa quindi l’egoismo e la disperazione di chi ha paura che gli emigranti gli portino via il posto. Trionfa chi vuole mandare a casa la classe politica e le sue vane promesse e le sue bugie”.

Alain Elkann, scrittore e giornalista, vive a Londra e ha seguito e vissuto in diretta la campagna per la Brexit, la notte delle elezioni e quanto ne è seguito. Spiega:

 

“La Gran Bretagna, per chi ha votato Brexit, si sente libera come una barca in mezzo al mare”, il tono a volte

“è di sgomento altre d’impreparazione, di sorpresa, rabbia, vergogna oppure di trionfalismo, la rivincita della provincia contro la capitale. La vittoria dei pescatori e degli agricoltori contro la finanza e gli stranieri”.

La parola giusta per commentare Brexit, secondo Alain Elkann sarebbe «Mah». Ricorda un episodio che gli fu riferito da Umberto Eco

“su come scoprì l’importanza del “Mah”. Da bambino ad Alessandria ascoltò alla radio la dichiarazione di guerra di Mussolini. Esaltato da quel discorso prese il suo fucile giocattolo di legno e uscì per strada gridando «Vincere e Vinceremo». Ad un tratto si mise davanti a lui che era piccolino un paio di pantaloni di flanella grigia. Alzò lo sguardo e vide un signore che lo guardò con disappunto e disse: ”Mah”. Quell’episodio gli avrebbe insegnato per sempre l’importanza del ”Mah”.