Allarme attacchi Isis spiagge Italia? Senegal smentisce Bild

di Corinna Campanile
Pubblicato il 20 Aprile 2016 - 12:19| Aggiornato il 15 Marzo 2017 OLTRE 6 MESI FA
Allarme attacchi Isis spiagge Italia? Senegal smentisce Bild

Allarme attacchi Isis spiagge Italia? Senegal smentisce Bild (Foto Ansa)

ROMA – L’allarme terroristi Isis sulle spiagge italiane lanciato da Bild è una bufala. Il giornale tedesco cita come fonte dell’allerta un ufficiale africano, che è stato intervistato da Il Tirreno, e smentisce con forza la notizia. Le spiagge italiane, come ogni altro luogo, sono a rischio allerta ma non sarebbero un luogo privilegiato, tanto meno già fissato, di prossimi attacchi kamikaze da presunti terroristi provenienti dall’area di Saly, in Senegal.

Ilaria Bonuccelli sul quotidiano Il Tirreno spiega di aver intervistato Seck Pouye, il maggiore del Senegal citato nell’intervista di Bild come fonte per gli attacchi Isis nelle spiagge italiane, che nega di aver rilasciato dichiarazioni su eventuali kamikaze e di aver lanciato allerte terrorismo:

“Già a metà mattinata i servizi segreti italiani negano di aver informato i colleghi tedeschi di un simile pericolo che campeggia sulla copertina di Bild e viaggia sul web, inarrestabile. Ma Bild cita, come fonte, non solo l’Intellingence (gli 007). Riprende l’allarme dato una settimana fa anche dalla stampa italiana: Il giornale e Libero. Per primi, riportano le parole del “capitano” Pouye, capo della Polizia di Saly. Pouye, però, al Tirreno ribadisce che non guida più la Gendarmerie di Saly da gennaio. Ora il maggiore guida la compagnia aeronautica della regione.

LA SMENTITA DAL SENEGAL

Ma soprattutto non ha mai rilasciato interviste sull’Isis, né tantomeno sull’esistenza di campi di addestramento per terroristi. «La mia risposta è forte, chiara: non ho mai rilasciato interviste a nessuno su questo argomento. Ma la risposta più logica rispetto all’esistenza di campi di addestramento di terroristi nell’area di Saly è un’altra: se io o uno dei miei uomini ne fossimo stati a conoscenza, ci saremmo mossi di conseguenza, avremmo fatto arresti». Di sicuro – prosegue – «non ci saremmo messi a sedere con un giornalista a raccontargli della presenza di quelle persone senza fare nulla. Avremmo svolto il nostro lavoro».

NON CI SONO BASI DELL’ISIS

A questo punto, la voce del maggiore Pouye – 35 anni, 10 anni nella gendarmerie senegalese – si fa più decisa: «Lo ribadisco con chiarezza. Qui non ci sono né sono stati identificati campi o basi di addestramento per terroristi. Tutto questo non ha alcun senso per me». E se non fosse ancora chiaro – aggiunge il maggiore – «non ho mai rilasciato interviste su possibili attacchi, piani o basi di terroristi».

MERKEL FREDDINA

Le parole – in una telefonata registrata – escono a fiotti dalla bocca dell’ufficiale. Proprio mentre il ministro dell’Interno Angelino Alfano nega l’esistenza di un allarme terrorismo sulle spiagge italiane: «Non vorrei che si diffondesse un allarmismo che danneggia il nostro turismo senza aggiungere nulla alla sicurezza». Più freddina la reazione di Angela Merkel che invece di smentire l’allarme (e Bild) si limita a dire che «ci sono minacce in tutti i Paesi europei e non posso commentare oltre queste notizie. C’è bisogno di una stretta collaborazione fra intelligence e forze dell’ordine in tutta Europa per contrastare l’attività dell’Isis». Anche Alfano riconosce che «nessun Paese è a rischio zero, ma fin qui la prevenzione ha funzionato. Stiamo lavorando molto al piano della prevenzione, attraverso intercettazioni, controlli personali, controlli di navi e veicoli, espulsione di soggetti radicalizzati».

ATTACCO AL TURISMO

Piuttosto, sia la politica italiana che il mondo economico leggono l’uscita di Bild come un attacco al turismo, una delle entrati principali del Pil nazionale. Fra l’altro un attacco che arriva proprio nel momento in cui i tour operator decidono le mete per l’estate”.