Antonio Conte – Juventus, tira aria di crisi: altra stoccata al club bianconero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Novembre 2013 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Conte - Juventus, tira aria di crisi: altra stoccata al club bianconero (LaPresse)

Antonio Conte – Juventus, tira aria di crisi: altra stoccata al club bianconero (LaPresse)

TORINO – Stando a quanto riportato dal ‘Sole 24 Ore’, in un articolo a firma di Dario Pelizzari, tira aria di crisi tra Antonio Conte e la Juventus.

La prova sarebbe l’ennesima stoccata del tecnico nei confronti della società bianconera. Riportiamo alcuni passaggi di questo articolo.

“L’ultima stoccata risale a ieri pomeriggio, in piena Toscana. Conte è stato invitato a Viareggio per ritirare il premio che la città dedica ogni anno dal 1985 ai grandi personaggi dello sport nazionale. Era un momento di festa, una parentesi ludica fine a se stessa ritagliata nella pausa del campionato. E in più, passaggio non di poco conto, la Juventus è in salute, gioca bene e le quattro vittorie di fila in Serie A, Napoli compreso, hanno rasserenato un ambiente che temeva di correre ai ripari già a gennaio per risolvere problemi che avrebbero potuto condizionare pesantemente la stagione. Insomma, tutto bene, anzi, di più. Eppure, lui, Conte, ha lanciato un paio di dichiarazioni che probabilmente non avranno rallegrato la giornata del presidente Andrea Agnelli. Così, tanto per gradire.

La prima: «Oggi il premio non lo riceve la Juve, ma Antonio Conte come allenatore, anche se lo spirito è sempre lo stesso». La seconda: «L’ha detto lui, non io», riferendosi a un tifoso che poco prima gli aveva urlato: «Antonio, resta con noi, non te ne andare». Vero, due indizi non fanno quasi mai una prova quando si parla di calcio, tuttavia va registrato per dovere di cronaca il nuovo allungo del tecnico che secondo alcuni addetti ai lavori avrebbe già avuto nei mesi scorsi qualche battibecco con gli uomini di mercato del club, Beppe Marotta su tutti.

Le ragioni del contendere? Il consueto tira e molla tra chi dirige la squadra in campo e chi cura la regia dell’insieme prestando attenzione a far quadrare i conti. Non è un mistero che Conte voglia fare il salto di qualità in Europa. Per spostare l’asticella sempre un po’ più alto e raggiungere traguardi che fino a un paio d’anni fa erano considerati assolutamente fuori dalla portata del club bianconero. In sintesi, Conte vuole contare su campioni già affermati o prossimi a diventarlo. In Champions, non ci si improvvisa quasi mai e spesso hanno la meglio le squadre che propongono assi da prima pagina. Peccato che al mercato del pallone i giocatori in questione costino tantissimo, troppo per le casse della Juventus. Da qui, i presunti contrasti tra il tecnico e la società. Dissidi, è bene dirlo, che Conte e Marotta hanno sempre negato. Almeno, pubblicamente.

Se stiamo insieme ci sarà un perché. Conte è legato alla Juventus da un contratto che andrà in scadenza nel giugno del 2015 e a oggi le possibilità che lasci la guida della squadra bianconera con un anno di anticipo rispetto al tabellino di marcia sono prossime allo zero.

In questo contesto di possibile incertezza va inserito l’ormai certo addio di Cesare Prandelli alla Nazionale alla fine dei mondiali brasiliani. La Federcalcio starebbe ancora valutando il nome del suo sostituto sulla panchina azzurra. E Conte è sull’elenco dei preferiti, su questo non si sono dubbi. Conte ct dell’Italia e Prandelli tecnico della Juve? Improbabile, difficile, quasi inverosimile. Eppure, possibile”.