Banconota 500 euro: non circola ma nelle banche ce n’è 100 volte più del normale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2015 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
Banconota 500 euro: non circola ma nelle banche ce n'è 100 volte più del normale

Banconota 500 euro: non circola ma nelle banche ce n’è 100 volte più del normale

ROMA – Che il taglio più grande degli euro di carta fosse quello preferito dai criminali non è un segreto: stipando banconote da 500 euro dentro un pacchetto di sigarette si può agilmente aggirare i controlli con un gruzzolo di 20mila euro. Tuttavia, segnala Federico Fubini su Repubblica, quanto accade nelle banche desta ancora più allarme: solo l’anno scorso le banche hanno ricevuto un volume di versamenti in banconote da 500 euro di ben cento volte superiore a quanto le stesse banche hanno distribuito in pezzi dello stesso taglio. Un mistero (niente del genere si verifica per qualsiasi altro tipo di biglietto) dal quale si si scorge solo l’ombra di un mega-riciclaggio, laddove i controlli a valle e a monte latitano nonostante gli obblighi (per esempio a segnalare le operazioni sospette).

[…] È l’esito estremo di una distorsione che va avanti da tempo: dal 2010 le banche italiane hanno messo in circolazione 12 milioni di biglietti da 500 euro, eppure i clienti ne hanno versati sui propri conti otto volte di più. Fa una differenza appunto di 37 miliardi di euro in biglietti del valore più alto; certi italiani hanno potuto depositarli senza che nessuno sappia da dove vengono e perché.

I recenti divieti all’uso del contante hanno senz’altro contribuito. Fare acquisti o pagamenti in denaro liquido per oltre mille euro è diventato illegale il primo febbraio del 2012, dunque da allora c’è chi preferisce depositare i grossi biglietti direttamente sul conto. Al netto dei ritiri di banconote di pari taglio, i depositi di «Bin Laden» presso le banche italiane valevano poco più di tre miliardi nel 2010 e poco più di quattro nel 2011. Poi sono letteralmente esplosi dal 2012, fino a circa 10 miliardi per ciascuno degli ultimi tre anni. Nel frattempo pochissimi hanno chiesto di ritirare in banca pezzi di quel tipo, in totale per un valore di appena 83 milioni […]

In Italia invece la geografia del boom dei 500 euro fa pensare che esso sia legato a due motori diversi: le mafie e l’evasione fiscale delle imprese che esportano. Negli ultimi cinque anni i depositi di biglietti viola presso le banche sono letteralmente esplosi in tutte le regioni di maggior successo nell’export: più 273% in Veneto, più 3853% in Trentino Alto Adige (da 7 a 288 milioni di euro), più 847% in Emilia Romagna, più 393% in Lombardia. La progressione impressionante in Trentino-Alto Adige fa sospettare agli analisti della Banca d’Italia che parte di quel contante arrivi nelle tasche dei villeggianti stranieri.

Eppure in altre regioni turistiche — Toscana, Val d’Aosta o Sardegna — i depositi di biglietti del massimo valore sono più o meno stabili. Poi ci sono le aree del Sud più esposte alla criminalità organizzata: in Calabria i depositi netti in pezzi da 500 euro valgono ormai 150 milioni di euro l’anno, in Campania mezzo miliardo, in Puglia e in Sicilia quasi 350 milioni per ciascuna. Somme paradossalmente piccole, di fronte a un giro d’affari delle mafie da oltre 100 miliardi l’anno […] (Federico Fubini, La Repubblica).