Rassegna stampa. Benzina record oltre i 2 euro. Il Giornale accusa Monti: “Vacanze da 10mila euro la settimana”

Pubblicato il 23 Agosto 2012 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA
Il Corriere della Sera 23_8_12

Benzina record supera il tetto dei due euro al litro. Il Corriere della Sera: “La benzina sopra i due euro”. Le mani bucate delle regioni. Editoriale di Sergio Rizzo:

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“La vera spending review decisiva per tagliare seriamente una spesa pubblica capace di divorare metà della ricchezza prodotta nel Paese è quella che dovrebbero fare le Regioni. Tutte: dal Sud al Nord. Perché se è vero che nella Sicilia assurta a simbolo degli sprechi il governatore regionale vanta un numero di collaboratori superiore perfino a quelli del premier britannico, anche i faraonici e costosissimi piani di espansione immobiliare messi in atto da alcune Regioni nordiste lasciano il segno nelle tasche dei contribuenti. Al pari della superficialità con la quale si distribuiscono fiumi di denaro ai gruppi politici delle assemblee legislative o della sfrontatezza che spinge taluni amministratori a elargire consulenze inutili ad amici e parenti. Pessimi esempi, tutti diversi fra loro per gravità e dimensione. Ma che fanno parte della stessa aberrante logica per cui «il denaro di tutti è il denaro di nessuno», secondo una folgorante definizione di Tommaso Padoa-Schioppa”.

Quell’accisa per costruire l’Autosole che ancora si paga. L’analisi di Giulio Sapelli:

Per approfondire: Ecco le 400 pompe bianche in Italia dove la benzina costa meno di 2 euro

“Il prezzo del petrolio è diverso da quello della benzina. Questa è sì un derivato del petrolio, ma prima di poter essere venduta deve passare attraverso un processo di raffinazione in grandi stabilimenti. 
Fino 20-25 anni fa, quando il mercato del petrolio era caratterizzato dallo scambio fisico del bene, tutto era più semplice. Il petrolio veniva acquistato dalle grandi compagnie, che a quel tempo detenevano circa il 70-75% dei giacimenti, secondo i contratti «take or pay». Per l’estrazione di petrolio servono grandi investimenti in tecnologie e lavoro. I contratti erano tali per cui la compagnia acquistava le quantità di petrolio per un determinato numero di anni. Fino a 20-25 anni fa il prezzo del petrolio era fissato dal profitto che doveva ricavarne l’impresa che estraeva e da quello che ricavava l’impresa della raffinazione”.

Politica italiana. Riforma elettorale, primo progetto per l’intesa. Articolo di Alessandro Trocino:

“Gran compulsare di calendari e di bilancini per mettere a punto la nuova legge elettorale, data per imminente da molti ma ancora nei cassetti dei partiti. Corsa contro il tempo che comincia ufficialmente mercoledì 29 agosto, con la riunione del Comitato ristretto al Senato. 
La tempistica è resa complicata da molti fattori e deve tener conto dei paletti messi dal Quirinale. Il capo dello Stato potrebbe arrivare a uno scioglimento delle Camere solo dopo l’approvazione della legge di bilancio (il termine scade il 31 dicembre) e in presenza di una legge elettorale approvata compiutamente (collegi compresi) e da un’ampia maggioranza, di modo che non possa essere considerata come una norma fatta contro questo o quel partito”.

La Repubblica 23_8_12

La Repubblica: “Crescita, arriva il piano Monti. Energia, trasporti, niente Iva sulle infrastrutture: domani il Cdm”. Trattativa Stato.mafia. Il colle, le procedure e lo spirito della Costituzione. Editoriale di Gustavo Zagrebelsky:

“Eugenio Scalfari, col suo scritto di domenica scorsa, mi offre l’occasione di riprendere, sul nostro giornale, alcuni punti del mio articolo incriminato, incriminato per aver invitato il Presidente della Repubblica a riconsiderare l’opportunità del conflitto d’attribuzioni sollevato nei confronti si uffici giudiziari di Palermo”.

Primarie Pd, Renzi accelera: “Io sono in campo”. Scrive Annalisa Cuzzocrea:

“Stavolta no, non sarà un pranzo di Gala. Nel Pd, la battaglia delle primarie è già cominciata. I Leader hanno tardato ad accorgersene. Le correnti si stanno ancora organizzando. Ma c’è chi, sotto il sole d’agosto, si è messo già un passo avanti”.

Il Giornale: “Le vacanze da 10mila euro la settimana. Tanto ha speso il premier solo per l’affitto della casa. Eppure c’è chi lo racconta ancora come l’uomo sobrio che «mangia la polenta in punta di forchetta». Siamo al regime“. Benzina, tassa sul rientro. Meglio votare. Editoriale di Alessandro Sallusti:

“Governo e petrolieri si sparti­scono il bottino. Monti aveva aumentato le accise sulla ben­zina alla vigilia delle partenze ferragostane, i secondi hanno alzato ieri il prezzo al litro – ha sfondato quota 2 euro – giusto in tempo per arricchirsi con chi sta per tornare a casa finite le vacanze. Di­re che ci stanno prendendo per i fondelli è ancora poco. A noi non importa a chi va la tassa sul rientro, conta che ancora una vol­ta paga Pantalone. E non soltanto la benzi­na. In un Paese dove tutto si muove su gomma, l’aumento del costo del traspor­to produrrà a catena un rialzo di tutti prez­zi, compresi quelli dei generi di prima ne­cessità. Tutto questo mentre in Francia il governo socialista annuncia un ribasso del prezzi dei carburanti, che già sono in­feriori e non di poco ai nostri. Tassano i terremotati, tassano i vacan­zieri”.

La libertà di usare i contanti è l’ultimo diritto da difendere. Scrive Carlo Lottieri:

Sul Corriere della Sera Mile­na Gabanelli ieri è tornata a proporre l’abolizione del contante. La giornalista, che radi­calizza quanto già è legge per vo­lontà dell’ex ministro Giulio Tre­monti, sottolinea che una parte si­gnificativa dell’evasione fiscale si annida in scambi economici che hanno luogo con il semplice trasferimento di banconote. Eli­minando il contante si otterreb­bero dunque grandi risultati nel­la battaglia contro gli evasori.
Vi sono buone probabilità che la proposta venga presa sul serio. Non dimentichiamo- altra eredi­tà del precedente governo – che in Italia già c’è un maxi-compu­ter ( detto «Serpico») grazie al qua­le i dipendenti dell’Agenzia delle entrate possono seguire in diret­ta ogni decisione di spesa degli italiani. Un Paese che ha accetta­to di rendere totalmente traspa­renti agli occhi dei funzionari pubblici i propri conti correnti è pronto a smarrire ogni altra liber­tà”.

Il Fatto Quotidiano: “I segreti di Finmeccanica. L’ex presidente Guarguaglini: mazzette non solo per gli armamenti, ma per qualsiasi cosa”. 1-1, cioè 2-0. Editoriale di Marco Travaglio:

“Nella pagina dei commenti di Repubblica, che negli ultimi giorni ha visto fronteggiarsi a distanza Zagrebelsky e Scalfari sul conflitto attivato da Napolitano contro la Procura di Palermo, ieri comparivano due articoli speculari che, almeno dal titolo, parevano dare l’uno ragione e l’altro torto al Quirinale. “Le parole incaute del Colle” di Franco Cordero e “I meriti del Presidente” di Giuseppe Maria Berruti, giudice di Cassazione. Cordero, sul lato sinistro, sbeffeggia col consueto sarcasmo intriso di sapienza giuridica le pretese di “cabalistica inviolabilità” del capo dello Stato e le “tante ugole di accompagnamento”, compresa quella di Monti, “l’economista chiamato a salvare l’Italia” che straparla di “abusi gravi” dei pm: “Nell’Italia postfascista non s’era mai visto tanto plumbeo mimetismo”. Sulla destra, per fare 1-1, risponde lo squillo Berruti: inchini e salamelecchi al Presidente, che dice sempre “cose difficili” ma sacrosante e intende solo preservare la sua “funzione costituzionale””.

La Stampa: “Benzina choc sfonda i due euro”. Molti sospetti su un prezzo non trasparente. Editoriale di Mario Deaglio:

“La benzina oltre la soglia psicologica dei due euro al litro è un pessimo biglietto d’auguri per il dopo-ferie: in un paese come l’Italia, traumatizzato da una grave e prolungata congiuntura negativa, quel prezzo della benzina oltre euro 2.00 potrebbe diventare lo spartiacque tra speranze e frustrazione, tra voglia di ripartire e rinuncia a combattere, tra la risposta costruttiva alla crisi e il mugugno rassegnato. Per questo è opportuno guardare bene dentro a questo prezzochiave; si scopre così molta complessità, troppa oscurità e insufficiente trasparenza”.

Risorse – La Stampa

Da oggi il pianeta viaggia in riserva. È l’Overshoot Day, il giorno in cui la Terra finisce le risorse dell’anno. Venticinque anni fa la data cadeva a dicembre, ora arriva ad agosto. Articolo di Valentina Arcovio:

“Siamo ancora lontani dalla fine dell’anno e già la Terra è andata «in rosso». Ieri si sono esauriti ufficialmente i beni naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Praticamente, in soli 234 giorni, anziché 365 abbiamo sperperato tutto quello che la Terra ha da offrire all’umanità. Siamo quindi giunti in larghissimo anticipo al «Global Overshoot Day», concetto ideato dalla New Economics Foundation di Londra, che calcola il rapporto tra la biocapacità globale (l’ammontare di risorse naturali che la Terra genera ogni anno) e l’impronta ecologica (la quantità di risorse e di servizi che richiede l’umanità), moltiplicato per tutti i giorni dell’anno”.

Il Sole 24 Ore: “La Ue ad Atene: aiuti dopo i tagli”. Se Berlino torna alla realpolitik. Editoriale di Adriana Cerretelli:

“La quiete dopo la tempesta dovrà attendere. Ancora non si sa quanto. Però dopo una torrida estate, che alla prova dei fatti si è rivelata meno massacrante del temuto, si intravede un autunno sempre caldo per l’euro ma più governabile e governato che in passato. Un biennio abbondante di “bollenti spiriti” sembra ora lasciare il passo a una gestione più pacata, razionale ed equilibrata della crisi. Estremismi, dogmatismi, populismi non sono certo morti. E nemmeno la recessione economica e la disoccupazione che contribuiscono ampiamente ad alimentarli. In Germania la Bundesbank continua ad alzare la voce con tutti, Bce compresa, insieme a una parte del Bundestag, entrambi arroccati sulla più pura ortodossia”.

Il Secolo XIX: “La benzina brucia i 2 euro. La Francia abbassa le accise, italiani in coda per il pieno a Mentone”. Sport: “Il Genoa, Ze Eduardo e l’ombra di Galliani”.

Il Messaggero 23_8_12

Il Messaggero: “Benzina mai così cara”. Riformare il voto per parlare al paese. Editoriale di Vincenzo Lippolis:

“Dopo la breve pausa di Ferragosto si riprende a tessere la tela della legge elettorale. Finalmente l’accordo sembra essere vicino. Un sistema proporzionale che combina collegi uninominali e listini bloccati, con premio di maggioranza (si dice il 15 per cento) al primo partito e soglia di sbarramento al 5 per cento (con clausola di salvaguardia per chi pur non superandola, ottiene un quoziente più alto in almeno tre regioni). Fermo restando che una valutazione più completa sarà possibile solo quando tutto sarà definitivamente concordato, scritto e reso pubblico, è un sistema che elimina alcuni dei peggiori difetti della legge vigente”.

Uno squalo a dieci metri dalla riva. Terrore a Ostia, poi tutti al mare. Scrive Folco Quilici:

Per approfondire: Paura a Ostia: piccolo squalo vicino alla riva, panico tra i bagnanti

“Ne vengono uccisi tra i sette e i diecimila al giorno, secondo gli ultimi dati. Nei mari del mondo la pesca degli squali, di ogni genere e di ogni famiglia, ha ormai le dimensioni di una strage. Nonostante questo, fanno ancora paura, come dimostra quel che è avvenuto sulla spiaggia di Ostia dove ieri ne è stato avvistato uno. D’altra parte le reti si riempiono sempre di meno e la grande industria della pesca è in crisi nelle acque di tutto il mondo. Conseguentemente cerca di rifornire comunque tutti i mercati. Anche se sta provocando una strage dalle conseguenze molto pericolose perché lo squalo è un anello indispensabile nell’equilibrio della vita nei mari e negli oceani del mondo. Spezzarlo potrebbe avere conseguenze molto gravi anche sul nostro futuro.”.