Calciomercato Milan, Kakà pensa all’addio. Ecco perchè

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2014 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA
Calciomercato Milan, Kakà pensa all'addio. Ecco perchè

Calciomercato Milan, Kakà pensa all’addio. Ecco perchè (LaPresse)

MILANO – In casa Milan tiene banco il calciomercato in uscita. Ricardo Kakà, il fuoriclasse  brasiliano,  è tentato di lasciare il Milan per il suo San Paolo. Alla base della scelta ci sarebbero anche problemi familiari. C’è una clausola: entro il 30 giugno può sciogliere il contratto. Ne parla La Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Carlo Laudisa che riporteremo di seguito per la nostra rassegna stampa quotidiana.

“Ricardo Kakà sta parlando con il San Paolo. L’idea di un ritorno a casa sta prendendo corpo e i prossimi giorni saranno decisivi per capire se questa soluzione è praticabile. Il centrocampista sta riflettendo e tutto avviene alla luce del sole. Il Milan non ha ancora ricevuto offerte, ma segue la vicenda con grande attenzione. La svolta nasce da esigenze che non sono propriamente di natura calcistica, visto che Ricky sta vivendo momenti delicati in famiglia.

 Addirittura in Brasile c’è chi si è spinto a parlare di separazione tra l’ex Pallone d’oro e sua moglie Carolina. Ma la portavoce di lei si è già affrettata a smentire.
La realtà è che la signora Kakà già da due mesi è tornata a San Paolo insieme ai due figli Luca (6 anni) e Isabella (3). Invece Ricky sta spendendo questi giorni nell’isola di Fernando De Noronha, un’oasi naturale sull’Atlantico in prossimità dello stato di Pernambuco. Le vacanze separate non portano sempre a concludere che i rapporti tra i coniugi siano compromessi. Ma in questo caso è certo che Kakà stia prendendo in seria considerazione l’idea di tornare a casa proprio per stare vicino ai suoi cari. La coppia ha celebrato il matrimonio nel 2005 a San Paolo, città natale di entrambi. E il ritorno alle radici potrebbe aiutarli a ritrovare la serenità di sempre.

I contatti E l’apertura di dialogo con il San Paolo vede coinvolto direttamente l’ingegner Bosco Leite, il papà agente che da sempre cura gli interessi di Kakà. Il brasiliano è ancora legato al club rossonero per un’altra stagione e vanta un ingaggio da 4 milioni netti. Ma una clausola gli permette di liberarsi unilateralmente entro il 30 giugno, però non è detto che tutto sia chiarito entro questi termini. I rapporti tra il club rossonero e il suo amato campione restano eccellenti. Non è escluso che gli venga data la possibilità di lavorare per questa soluzione anche nelle settimane successive. Gli aspetti economici vanno ancora approfonditi e il San Paolo non gode certo di una situazione finanziaria floridissima.

 Sullo sfondo c’è sempre l’opzione statunitense, anche se in prospettiva. La franchigia di Orlando, però, potrà accoglierlo soltanto dal prossimo aprile. Ecco perché quello con il San Paolo potrebbe essere un accordo-ponte. In modo da vivere i prossimi mesi in un ambiente più congeniale per le sue attuali esigenze. Non è il caso di parlare di saudade, perché non c’è certo una crisi con il Milan. È vero, però, che tornare a casa per lui ora sarebbe importante. Quando partì nel 2003 Ricardino era un talento più che promettente e già molto amato dalla torcida paulista. A maggior ragione il suo ritorno alla base scatenerebbe entusiasmi collettivi. Insomma, i presupposti appaiono interessanti, anche se è presto per trarre conclusioni.

Prospettive A maggior ragione il Milan in questa fase deve agire con grande cautela. La palla è in mano a Kakà e al suo entourage e l’a.d. rossonero Adriano Galliani non potrà che attendere le loro mosse. Di sicuro Kakà è un asset importante nello scacchiere tattico della squadra di Pippo Inzaghi. La sua presenza (o meno) condiziona non poco le scelte di mercato. Il grave infortunio di Montolivo e l’eventuale addio di Kakà potrebbero davvero indurre Silvio Berlusconi a finanziare l’acquisto di un giocatore importante per il nuovo centrocampo. In tutta questa ragnatela di supposizioni trova posto anche il futuro di Bryan Cristante, per il quale il Benfica non ha mollato la presa, anche se ufficialmente resta valida solo la proposta da 3 milioni di euro. Intanto la buona nuova è il riscatto di Poli. Ma potrebbe non bastare”.

Foto LaPresse.