Caos sulla Tares a Roma, il Messaggero: “Mancano i bollettini, riscossione a rischio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2013 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA
L'articolo del Messaggero

L’articolo del Messaggero

ROMA – Caos sulla Tares a Roma, la tassa straordinaria sulla casa varata dalla Giunta Marino in base a una legge del Governo Monti. Quando arriveranno i bollettini di versamento? Chi li spedirà? Esiste o non esiste un vero termine per pagare? Apochi giorni alla ipotetica scadenza ela risposta dello 060606 – centralinisti gentilissimi ma impotenti – era ancora questa. “Non sappiamo niente. Non abbiamo indicazioni. Nessuno ci ha detto nulla”.

L’articolo di Luca Lippera sul Messaggero:

La Tares, voluta da Monti per far aggiungere alla Tassa sui Rifiuti anche una “gabella” sui cosiddetti servizi indivisibili (illuminazione stradale, manutenzione viaria, arredo urbano), è pari a 30 centesimi a metro quadrato. Ma la macchina della riscossione, affidata all’Ama, l’azienda che già incassa la Tari (per la spazzatura), potrà partire solo quando la delibera della giunta sarà stata approvata dal consiglio comunale. Essendo però il consiglio impegnato nello psicodramma del bilancio – il comune rischia il commissariamento – la questione Tares è passata in qualche modo in secondo piano e nessuno sa che pesci prendere.
«Ci sono anziani che non ci stanno capendo più niente – dicono in un Caf a Spinaceto – Hanno ricevuto dall’Ama il bollettino per il pagamento della tassa sui rifiuti per il secondo semestre 2013. Poi hanno letto della Tares e nessuno gli ha fatto sapere più nulla. Alcuni si chiedono se debbano aggiungere da soli i trenta centesimi a metro quadrato. Altri pensano che arriverà un nuovo bollettino dalla stessa Ama. La realtà è che il 16 dicembre è vicino e che ormai non c’è più tempo. Insomma: il caos».

L’Azienda municipale ambiente, in attesa che il Campidoglio faccia la sua parte, sembra avere idee più chiare. Ma le notizie per ora sono solo ufficiose. Primo: è «evidente» che il termine del 16 dicembre «non potrà mai essere rispettato». Traduzione: non bisogna farsi prendere dall’ansia: si pagherà poi. «L’azienda – dice l’Ama – spedirà a domicilio i bollettini con il computo della Tares esattamente come succede con la tassa rifiuti». Probabilmente le lettere, sempre che il Comune non venga commissariato, arriveranno «ai primi del 2014». Il versamento quindi slitterà certamente all’anno nuovo. Quando? «E chi può dirlo?».
La questione riguarda un milione e 100 mila “utenze domestiche” (abitazioni) e 200 mila tra negozi e uffici. Attenzione: pagano la Tares coloro che effettivamente usano l’immobile (proprietari o inquilini che siano), i possessori di case non affittate e i gestori degli esercizi commerciali. Il costo medio (calcolando un’abitazione di novanta metri) sarà di 27 euro. Ma per alcuni negozianti sarà una “mazzata”. Il bello è che tutto questo rompicapo presto sarà solo un ricordo. La Tares si versa solo per il 2013. Perché dall’anno prossimo ci saranno le nuove tasse sulla casa – quali ancora non si sa – su cui il Governo si arrovella da mesi. Roma: foto impietosa di tutto un Paese.