Chi è Armando Cusani, il sindaco che chiese a Berlusconi di licenziare il ministro: ritratto di Anna Scalfati su Art. 21

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2017 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA
Chi è Armando Cusani, il sindaco che chiese a Berlusconi di licenziare il ministro: ritratto di Anna Scalfati su Art. 21

Chi è Armando Cusani, il sindaco che chiese a Berlusconi di licenziare il ministro: ritratto di Anna Scalfati su Art. 21 (foto Ansa)

SPERLONGA – L’arresto del sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, il 16 gennaio, offre lo spunto per una desolata e desolante analisi della situazione politica del Basso Lazio ad Anna Scalfati, sul sito di Articolo 21.

L’arresto di Cusani potrebbe essere la fine di un ventennio di strapotere nel territorio cuscinetto fra Roma e Napoli. Il timore, da cui la desolante desolazione, di Anna Scalfati, è che tutto finisca in una bolla di sapone:

“La vox populi pontina oggi si mostra serena: ” finira’ tutto in una bolla di sapone” In molti si dicono tranquilli e preparano – pare-una fiaccolata di ringraziamento e di sostegno al loro patron detenuto”.

Non si tratta tuttavia di cosa da poco:

“Hanno arrestato un uomo molto potente”, un uomo tanto potente e forse anche un po’ prepotente, che quando Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente di Berlusconi, non si poté esimere dal ricordare che il Parco Nazionale del Circeo è sottoposto a vincoli, lui fece sapere ai suoi di essere andato direttamente a Palazzo Chigi per chiedere l’allontanamento del Ministro”.

Una guasconata? Una vanteria? Resta il fatto del senso di impunità e di potere che sembrava avvolgere Armando Cusani. Lo stesso Armando Cusani che,

“nel 2009 vanifica e deride pubblicamente il lavoro della Commissione d’ accesso inviata dal Prefetto di Latina Bruno Frattasi a Fondi, commissione che aveva in 500 pagine descritto nei particolari il rapporto della politica locale con le ‘ndrine calabresi. Titoli sui giornali e dichiarazioni alla stampa: ” La relazione del Prefetto è una patacca” e, ancor più grave, ” I membri della Commissione d’ accesso al Comune di Fondi [rappresentanti del Viminale e di tutte le Forze dell’Ordine ndr] sono pezzi deviati dello Stato”. Dopo poco il Prefetto Frattasi lascia, va ad altro prestigioso incarico e Roma. Gli eletti al Comune di Fondi si dimettono, si va a nuove elezioni e gli stessi vengono rieletti. E la questione della mafia a Fondi si chiude così”.

Quando nel 2009 Annozero si occupò di Fondi (6 milioni di persone), Armando Cusani querelò i giornalisti che avevano

“osato dire che qualcosa non va. Decine e decine di querele anche per quelli che hanno scritto e indagato sul suo albergo a Sperlonga, un vero ecomostro in parte abusivo. Lui che viene sospeso e condannato con la legge Severino e che si scaglia contro la magistratura in vari episodi tutti narrati coraggiosamente dalla stampa locale. Un uomo, un sindaco, che riesce a Sperlonga a tagliare un intero aranceto, in area archeologica per fini pubblici di urgenza ( un parcheggio per 500 auto), per darlo poi in concessione a privati con un indebito arricchimento del Comune oltre che con la inspiegabile capacità di edificare in zona a tutela archeologica.

Finirà in una bolla di sapone, ma intanto

“hanno avuto l’ ardire di arrestarlo, di scrivere degli appalti truccati, delle intercettazioni, delle amicizie,lo hanno fotografato in auto mentre veniva trasportato in carcere, livido, duro, impassibile. Lo hanno accusato di corruzione e di turbativa d’asta. Hanno osato”.