Doppio cognome, Alessandra Mussolini: “Evitare alle donne odissea vissuta da me”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2014 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA
Doppio cognome, Alessandra Mussolini: "Evitare alle donne odissea vissuta da me"

Alessandra Mussolini (LaPresse)

ROMA – “È da tanto tempo che mi sto battendo perché anche le donne abbiano la possibilità di trasmettere il proprio cognome. È una discriminazione assurda”, dice Alessandra Mussolini, parlamentare di Forza Italia, e soprattutto una donna che di cognomi se ne intende. Del suo è sempre stata orgogliosa e non avrebbe mai voluto che nel passaggio generazionale si perdesse.

Due giorni fa, dopo la sentenza della Corte Europea, proprio lei e il suo collega del Pd, Stefano Esposito, avevano presentato una proposta di legge su questo tema.

Scrive il Messaggero:

Senatrice Mussolini, quindi una volta tanto dà un giudizio positivo dell’iniziativa di Letta?

«Molto positivo. Dà una bella accelerazione dopo la nostra proposta di legge. L’anno scorso, quando facemmo la legge per l’equiparazione dei figli naturali e adottivi con i figli legittimi, dovetti eliminare l’emendamento sul doppio cognome, se no non sarebbe passata la legge».

Secondo lei ora saranno molti quelli che vorranno usare solo il cognome della madre?

«No, io credo che non dobbiamo passare all’eliminazione del padre. Invece penso che la possibilità di dare il doppio cognome sarà la parte più utilizzata».

Sia lei che Stefano Esposito avete vissuto personalmente questo problema , vero?

«Sì, Esposito non poteva riconoscere il figlio perché la sua compagna voleva mantenere anche il proprio cognome».

E lei, anche i suoi figli ora hanno il doppio cognome?

«Sì i miei figli Caterina, Clarissa e Romano hanno il doppio cognome, si chiamano Floriani Mussolini».

E’ stato complicato ottenerlo?

«Non ne parliamo proprio. Complicatissimo. Ho dovuto fare tutta una trafila, durata tre anni. Ho dovuto ottenere l’autorizzazione dal ministero dell’Interno, poi ci voleva la dichiarazione del padre che non doveva essere contrario. Invece così sarà tutto più semplice. E più giusto (…)