Expo, a Farinetti senza gara l’osteria più grande del mondo. Barbacetto e Maroni del Fatto Quotidiano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2014 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA
L'articolo di Gianni Barbaceto e Marco Maroni del Fatto Quotidiano

L’articolo di Gianni Barbaceto e Marco Maroni del Fatto Quotidiano

ROMA – “Anche la Corte dei conti ha avuto da ridire sul fatto che molti appalti Expo sono stati assegnati senza gara – scrivono Gianni Barbaceto e Marco Maroni del Fatto Quotidiano – Il più clamoroso è lo spazio dato a Oscar Farinetti, grande amico e sostenitore di Matteo Renzi: la sua Eataly sarà presente all’esposizione universale 2015 di Milano con due padiglioni da 4 mila metri quadrati ciascuno, in cui funzioneranno 20 ristoranti, uno per regione italiana”.

L’articolo di Gianni Barbaceto e Marco Maroni: (…) . I 20 ristoranti di Italy is Eataly saranno gestiti a turno, un mese ciascuno, da 120 ristoratori italiani, a cui andrà il 70 per cento degli incassi. Il resto a Farinetti, che nei suoi 8 mila metri quadrati si propone di “esaltare la biodiversità della cucina e dei nostri prodotti agroalimentari, il nostro vero primato nel mondo”. TRA I RISTORATORI italiani è già partita la gara (sotterranea) per essere presenti: ma con quali criteri saranno decisi i sommersi e i salvati? Con quale discrezionalità? Ottenendo in cambio che cosa? A Farinetti, ex distributore di elettrodomestici (Unieuro), è stato regalato un potere immenso: quello di scegliere i ristoranti e i ristoratori che dovranno rappresentare l’Italia di fronte al mondo. Così Expo, che inizialmente doveva essere la manifestazione planetaria della biodiversità e della sostenibilità, si trasformerà in una grossa sagra postmoderna della gastronomia. E non c’è solo Eataly. Anche Coop ha (senza gara) un grande spazio nell’esposizione: come official premium partner”, dietro versamento di 12, 4 milioni di euro, sta mettendo in piedi una delle cinque aree tematiche dell’esposizione, il Future food district, 2. 500 metri quadrati di supermercato digitalizzato del futuro. Sono una decina i marchi del settore alimentare e della distribuzione che figurano come partner o sponsor di Expo. Da loro, la società di Sala, in cambio della visibilità e degli spazi assegnati, riceve denaro e forniture di beni o servizi. Le entrate previste per Expo spa sono di 400 milioni. Chi paga di più, almeno 20 milioni, è official global partner (Telecom, Fiat, Intesa, Samsung e anche, a dimostrazione che per cercare di far quadrare i conti non si va per il sottile, Selex Es, società del settore difesa, cioè armamenti e affini). CHI SGANCIA tra i 10 e i 20 milioni, come Coop, è invece official premium partner. Si è infine official partner con un investimento tra i 3 e i 10 milioni: tra questi, Moretti (gruppo Heineken), Coca-Cola (che avrà nel sito un intero padiglione), San-Pellegrino (gruppo Nestlé), Ferrero, Illy, Martini & Rossi (Bacardi), Algida (Unilever) e San He Tea. Sopra tutti, Fari-netti, che nel 2015 è destinato a diventare il padrone della ristorazione italiana.