Fiat nega colloqui con Volkswagen. Ma titolo sale in Borsa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2014 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne e John Elkann visitano gli stabilimentii

Sergio Marchionne e John Elkann visitano gli stabilimenti (LaPresse)

ROMA – “Volkswagen è interessata ad acquisire una quota di Fiat-Chrysler”. È bastato un titolo bomba su un giornale tedesco Manager Magazin, per scatenare un putiferio nel settore dell’auto e far salire il titolo Fiat che a Milano ha poi chiuso in rialzo del 1,58% a 7,71 euro, merito soprattutto dei dati positivi sulle immatricolazioni auto in Europa nel mese di giugno: il gruppo Fiat ha aumentato le vendite del 7,1% facendo meglio della media del mercato (+4,5%).

Scrive Mario Cianflone sul Sole 24 ore:

Le due case hanno smentito in modo assolutamente inequivocabili quella che poteva essere una notizia storica. Da Torino-Detroit è giunta infatti una dichiarazione che non lascerebbe spazio a speculazioni. «Fiat dichiara di non aver intrattenuto discussioni con Volkswagen in merito ad una possibile fusione». E da Wolfsburg è giunta una dichiarazione di tenore analogo, ma più dettagliata : «Non abbiamo al momento acquisizioni in programma al momento la compagnia è concentrata sul migliorare l’efficienza del gruppo».

Tanto rumore per nulla dunque? Non proprio. A parte il fatto che già nell’articolo del mensile tedesco si evidenzia che tra i due gruppi ci sarebbero stati contatti e non trattative, la possibilità di un patto tra Fca e il Gruppo Volkswagen è “intrigante”, visto che da molti anni si parla di un’interesse di Wolfsburg per Alfa Romeo, ma ora che il Biscione è al centro del piano indistria di Sergio Marchione annunciato due mesi fa sembra improbabile che “il cuore sportvo” possa entrare nella galassia tedesca.

In fondo è difficile comprare se l’altro non vuole vendere. Interessante, e questo genererebbe comunque un terremoto nel mondo dell’auto, satrebbe usa sorta di patto di non belligeranza tra le due superpotenze globali dei motori, magari per sul fronte dei suv e dei fuori strada, soprattutto negli Usa dove Jeep, al di la dei numeri globali bassi (700mila vetture) è forte, di un brand unico per valore e percezione, mentre Vw (debole negli Usa) ha un ambizioso piano di sviluppo per gli states ha appena annunciato di voler produrre con un investimento di 900 milioni di euro nello stabilimento di Chattanooga, nel Tennessee, un suv di taglia media proprio per potenziare l’offerta del casa tedesca proprio nell’area degli sport utility dove negli usa non è forte come Toyota, Ford o Jeep. E i suv, fondamentaloi in tutto il mondo, sono strategici negli Usa se Vw vuole arrivare a raggiungere l’obiettivo di 800mila autovettura consegnate negli Stati Uniti entro il 2018, anno in cui il gruppo Vw secondo i piani del Ceo Martin Winterkorn dovrebbe diventare il primo costruttore di auto del mondo. Per lo stesso anno, secondo i piani di marchionne Jeep salirà a quota 1,9 milioni in tutto il mondo (…)