Franco Bechis: “Greta e Vanessa curavano i Ragazzi di Bin Laden”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Gennaio 2015 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA
Franco Bechis: "Greta e Vanessa curavano i Ragazzi di Bin Laden"

Franco Bechis: “Greta e Vanessa curavano i Ragazzi di Bin Laden”

ROMA – “Sulla carta personaggi insospettabili. Siriani da tempo residenti nella zona di Bologna e dintorni dove c’è una comunità piuttosto grande – scrive Franco Bechis di Libero – Un medico di Budrio, Nabil Almreden, ormai in pensione. Uno studente della scuola di ingegneria e architettura della università di Bologna, Maher Alhamdoosh, animatore insieme a una donna italiana- Elisa Fangareggi, della onlus Time4life che gestisce in Siria il campo profughi di Bab El Salam”.

Scrive Bechis: Un pizzaiolo- Mohammed Yaser Tayeb- che lavora nella pizzeria L’è bon da mat di Anzola dell’Emilia. Secondo i Ros i tre sarebbero il fulcro della rete di fuoriusciti siriani in Italia che avrebbero aiutato Greta Ramelli e Vanessa Marzullo a tornare in Siria nel luglio scorso, mettendole in contatto con alcuni capi militari dell’ Esercito siriano libero (Free Syrian Army), con cui una volta là avrebbero dovuto anche creare un flusso di aiuti logistici e sanitari di varia natura anche sfruttando rapporti di Greta e Vanessa con altre ignare organizzazioni non governative. A rilevare l’indagine dei Ros è stato Il Fatto quotidiano, in un articolo di Angela Camuso dove si spiegava che “Greta e Vanessa sono state tradite proprio da chi volevano aiutare”.

(…) Il rapporto più stretto di Greta era però con vero e proprio leader del gruppo qaedista locale, per cui sembra portasse anche una lettera di presentazione da parte della rete bolognese. amichettovanessaegretaSi tratta di Yahya Alhomse, dirigente del Fronte Al Nusra nella città di Homs, e già conosciuto dalle “cooperanti” italiane nei loro precedenti viaggi. Risultava anche “amico di Facebook” di Greta, e sul social network si presenta con una foto di Bin Laden, “il martire”, che chiede ad Allah di accogliere. E’ questa rete di rapporti, con tutto lo scambio di comunicazioni con le ragazze italiane poi rapite, che può oggi mettere nei guai con la giustizia sia Greta che Vanessa. Anche se al momento la procura di Roma- da cui partirono le precedenti indagini con le intercettazioni effettuate dai Ros- le ha sentite solo come persone informate dei fatti sul rapimento e i lunghi giorni di prigionia.