Francobolli, possibili rincari del 36%. Per le raccomandate fino al 50%

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2013 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

posta letteraROMA – La posta elettronica ha enormemente sfoltito la massa di quella di carta, ma molti messaggi viaggiano ancora alla maniera tradizionale, cioè in forma di lettere consegnate dal postino.

Fatto sta che finché viaggeranno lettere con tanto di busta sarà necessario affrancare la corrispondenza, in parole povere appiccicare sulla busta medesima un francobollo.

Scrive Luigi Grassia su La Stampa:

Negli scorsi giorni l’Autorità per le garanzie nella Comunicazioni (Agcom) ha autorizzato le Poste ad aumentare i prezzi da qui al 2016. Non è detto che il rincaro venga deciso nella sua massima estensione, ma l’ipotesi estrema è uno sproposito: il rincaro è quasi del 36% per la posta ordinaria e del 50% netto per le raccomandate.

Fino a qualche anno fa la maggior parte di noi sapeva quanto costava spedire una lettera normale, perché si trattava di un’esigenza comune, così come sapeva quanto valeva un gettone telefonico. Adesso i gettoni sono spariti e probabilmente non sono in tanti adesso a sapere che per una lettera si spendono 70 centesimi. E quei pochi che lo sanno si preparino ad aggiornare il tariffario. Il sito Internet dell’Autorità per le Comunicazioni dice che la società Poste Italiane «ha facoltà di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0,95 euro/invio, entro il 2016» (…)

A tutela dei clienti e per evitare salti troppo bruschi l’Autorità stabilisce che l’eventuale aumento potrà avvenire solo gradualmente: se le Poste si avvarranno della facoltà loro concessa, dovranno programmare i rincari «in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell’incremento di prezzo complessivo».