Gabriele Defilippi, Sofia: “Caterina voleva Gloria morta”

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2016 - 20:41| Aggiornato il 14 Marzo 2016 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Defilippi, Sofia: "Caterina voleva Gloria morta"

Gabriele Defilippi, Sofia: “Caterina voleva Gloria morta”

TORINO – Caterina Abbattista insisteva con Gabriele Defilippi, il figlio, perché uccidesse Gloria Rosboch. E’ quello che ha detto agli inquirenti Sofia, giovane fidanzata di Defilippi, ascoltata in procura come persona informata dei fatti. Ecco cosa dice La Stampa:

Alcuni giorni prima del delitto Gabriele Defilippi va dalla ex fidanzata, Sofia, e le racconta che la madre Caterina Abbattista e Roberto Obert insistevano con lui per uccidere Gloria Rosboch. E’ la stessa Sofia a raccontarlo al procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando e ai carabinieri nel corso dell’ultimo interrogatorio. «Non gli ho creduto, pensavo fosse una scusa per lasciarmi». Le sue dichiarazioni, alla luce di quanto poi accaduto, inguaiano pesantemente la posizione sia della Abbattista, sia di Obert. Anche la testimonianza del fratellino di Gabriele diventa importante: «Ogni tanto la mamma mi diceva che si assentava dal servizio con delle amiche durante l’orario di lavoro».

Non solo:

Secondo gli inquirenti la figura della Abbattista è quella di una specie di dark lady, capace di attirare nella propria casa le potenziali vittime, l’ultimo dei quali Silvio Chiappino, che le acquista una villa da oltre 200 mila euro a Gassino pur di tenerla vicina a sé e intestandola al 90% a Gabriele Defilippi. Chiappino, così come un’altra vittima, l’ingegnere di Castellamonte, V.M., che dalla Abbattista viene convinto a versare 20 mila euro in cambio di una promessa di matromonio. «Comportamenti anomali che contornano la famiglia di Caterina Abbattista e di Gabriele, come quello di Marzia che si stabilisce a casa loro, come quella dell’ingegnere che interrompe i rapporti con la famiglia e va incontro a Caterina», spiega il procuratore capo. Che aggiunge: «Non l’ho fatto per fare del gossip, ma questa successione di comportamenti anomali dimostrano che Caterina ha un ruolo anche nel caso della Rosboch: parla con Gloria, parla con la madre di lei fino al momento esplosivo della lettera dell’avvocato con la quale le vittime della truffa rivogliono i 187 mila euro. E lì la cosa diventa prorompente».