“Giuseppe Vita, un interprete sui generis”, Beda Romano su ‘Sole 24 Ore’

Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Beda Romano sul ‘Sole 24 Ore’ tratteggia i lineamenti di un personaggio che potrebbe diventare nuovo presidente di Unicredit: Giuseppe Vita. Un uomo, dice Romano, che rappresenta un po’ il collegamento tra la Germania e l’Italia, un grande manager e un “interprete sui generis”.

Scrive Romano: “Nulla potrebbe essere più fuorviante dell’aspetto apparentemente modesto di Giuseppe Vita. L’uomo che ieri è stato proposto alla presidenza di UniCredit non è solo una persona garbata nei modi e nello stile. È anche un uomo che si è costruito con caparbietà una vita professionale a cavallo tra due paesi, l’Italia e la Germania, perennemente segnati dalla consapevolezza dei loro vecchi legami storici, ma anche dalle loro profonde differenze caratteriali e culturali“.

Poi ricorda: “In una intervista concessa al Sole/24 Ore nel 2010, Vita analizzava la cogestione alla tedesca, vale a dire il rapporto molto particolare che in Germania lega il sindacato al management di un’azienda, tratteggiando indirettamente un suo profilo del dirigente d’impresa: «I manager – disse in quella occasione – non sono chiamati solo alla massimizzazione dei profitti. Devono anche fare gli interessi di tutti: degli azionisti, dei creditori, e anche dei dipendenti»”.

Romano descrive Vita come un uomo ancora molto attivo, a dispetto dei suoi 76 anni: “Continua a fare attività fisica, da buon medico. Scia regolarmente e nel palazzo di Allianz a Milano sale a piedi i sette piani che lo separano dal suo ufficio. Nello stesso modo, ha sempre preso con serietà il ruolo di guida tra Italia e Germania, coltivando il testimone delle più giovani generazioni: il chief executive officer di Intesa Sanpaolo ed ex top manager di Allianz Enrico Cucchiani o l’amministratore delegato di Deutsche Bank Italia Flavio Valeri. In questo senso, la presidenza di UniCredit è il coronamento della carriera di un “interprete” sui generis.