Il Giornale: Matteo Renzi abbassa le tasse comunali? Un bluff

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2013 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA
Il Giornale: Matteo Renzi abbassa le tasse comunali? Un bluff

Il Giornale: Matteo Renzi abbassa le tasse comunali? Un bluff

ROMA – I due principali quotidiani di centrodestra sono divisi su Matteo Renzi. Su Libero Franco Bechis annovera il sindaco di Firenze fra le due eccezioni, insieme a quello di Gorizia Ettore Romoli: su 117 capoluoghi di provincia, solo a Firenze e Gorizia sono state abbassate le tasse comunali.

Ma sul Giornale Stefano Filippi, nel primo capitolo di un’inchiesta su Renzi, afferma che quel taglio delle tasse è un bluff:

“Era l’aprile 2012 e Palazzo Vecchio faticava ad approvare il bilancio. Renzi mise a segno il colpaccio quando fece passare una riduzione dell’aliquota locale Irpef. Un 1 per mille in meno, dallo 0,3 allo 0,2 per cento. «I fiorentini residenti risparmieranno sei milioni di euro», si vantò Renzi. […]

Tea Albini capì che si trattava di un gioco di prestigio, con una mano restituisco ma con l’altra intasco il doppio. La consigliera pd tuonò contro il compagno sindaco: «È una sciocchezza abbassare l’aliquota Irpef, mi sa molto di spot», protestò. Era così indispettita che – riferiscono le cronache – al momento di esprimersi tolse la scheda di presenza dal banchino e non prese parte alla votazione.

Uno spot a uso di giornali e tv, una pubblicità ingannevole. […] Renzi è il tassatore mascherato. Nei suoi quattro anni a Palazzo Vecchio i bilanci dicono che il Cosap (Canone di occupazione del suolo pubblico) ha subìto aumenti fino al 50 per cento. Le tasse cimiteriali hanno seguito il medesimo andamento. Idem per il costo delle mense scolastiche. La Tia (tassa sui rifiuti) è cresciuta del 24 per cento.

[…] La tassa di soggiorno è passata da 1 a 5 euro a notte: un gettito di 22 milioni di euro che non sono stati impiegati per alleggerire il peso fiscale sui residenti. In più la giunta Renzi ha introdotto la tassa di 1 euro al giorno per gli artigiani che devono lavorare nel bellissimo centro storico.

[…] E non esistono soltanto i prelievi diretti dalle tasche dei contribuenti. Il Sole 24 Ore, che notoriamente non lascia partire schizzi di fango perché è la bibbia dei conti, ha scritto che «il Comune ha tirato la corda, su molti fronti, senza però incidere sulla spesa per il personale che continua a veleggiare sui 190 milioni l’anno». […]

Facile ottenere «bilanci in salute», come li definisce il quotidiano confindustriale: «Buona parte del merito viene non solo dalla contrazione degli investimenti, ma dalla pressione tributaria. Cioè è l’alto grado di tassazione che insiste sui fiorentini a garantire entrate più che soddisfacenti». Il dato «viene da lontano ed è un’eredità che Renzi ha preso a prestito. Già nel 2008 l’imposizione fiscale, determinata dal Comune, è superiore alla media nazionale: 526 euro per abitante rispetto a 442».

[…] Dai numeri dei bilanci comunali escono verità drammatiche per Firenze. I debiti hanno avuto un’impennata: da 48 milioni di euro nel 2009 a 179 milioni nel 2012. L’indebitamento complessivo pari a 753 milioni equivale a 1.600 euro che gravano su ogni fiorentino, neonati compresi. Da operazioni su derivati sono state realizzate perdite per 84 milioni di euro. Secondo le previsioni di entrate il piano delle alienazioni doveva fruttare 33 milioni di euro: ne sono entrati appena 5 milioni. Anche per l’Imu l’incasso è stato di 57 milioni contro i 70 milioni previsti. La beffa più fastidiosa? Riguarda le contravvenzioni. «Daremo un segnale di novità e di reciproco rispetto nel rapporto con i fiorentini: non siamo un multificio», promise Renzi all’Unità. Detto, fatto: il bilancio previsionale prevede di incassare 52 milioni di euro di multe. La vecchia giunta si accontentava di 46″.