India, moglie di ministro morta misteriosamente: ombre sugli 007 del Pakistan

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2014 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Il ministro indiano Sashi Tharoor

Il ministro indiano Sashi Tharoor

NEW DELHI – Cresce lo scandalo sulla morte misteriosa, in un albergo di New Delhi, di Sunanda Pushkar, moglie del ministro indiano Sashi Tharoor. Sulla vicenda incombe l’ombra dei servizi segreti del Pakistan, ambigui, potentissimi, pesantemente islamici. Dal Pakistan sono partiti i terroristi della strage di Bombay del 2008.

Con il Pakistan l’India è stata in guerra quattro volte, la prima nel 1947, poco dopo l’indipendenza, l’ultima dieci anni fa, mentre irrisolta è la questione del Kashmir, culla di irredentismo e terrorismo condito dalla spaccatura religiosa: Induismo contro Islam.

Tutto questo avvolge nei fumi dell’intrigo internazionale il canovaccio di base, che è il classico triangolo: lui, uomo di successo e in carriera, la moglie di 52 anni, l’amante di 41: 11 anni meno della moglie, giornalista. A complicare il quadro, il fatto che, il giorno prima di morire la moglie aveva rivelato la storia, accusando la rivale di essere una spia.

Sashi Tharoor è ministro indiano per lo Sviluppo delle risorse umane ed ex braccio destro di Kofi Annan (per mesi in pole position per succedergli a Palazzo di Vetro). Il set un lussuoso albergo a 5 stelle di New Delhi. “Un copione che farebbe fortuna a Bollywood” sintetizza Alessandra Muglia sul Corriere della Sera:

“Tutto era cominciato con dei tweet, come altre tappe che hanno segnato la vita di Tharoor, che non è solo un politico e un ex diplomatico ma anche uno scrittore prolifico, di libri e tweet per l’appunto. Nel 2009 si era già guadagnato l’appellativo di «ministro twitter» con 160 mila follower, oggi ne ha oltre due milioni.

La moglie, Sunanda Pushkar, imprenditrice di 52 anni sposata in terze nozze nel 2010, ha pensato bene di usare questa vasta platea di internauti per divulgare gli sms che suo marito si scambiava con la presunta amante, Mehr Tarar, 41 anni, attraente giornalista pachistana. Nel «carteggio» c’erano le dichiarazioni d’amore della giovane per il ministro mentre lui scriveva che la moglie aveva scoperto la relazione.

“«Hanno hackerato il mio profilo» si era precipitato a spiegare Tharoor. «Sono stata io», aveva poi ammesso lei. «Questa stupida giornalista pachistana sta insidiando mio marito da aprile» era sbottata, con un affondo: «Lei è una spia dei servizi segreti dell’Isi», i servizi segreti pachistani (scandalo nello scandalo visti i rapporti tesi tra i due Paesi). Dopo queste schermaglie a colpi di 140 caratteri e a mezzo stampa, giovedì i due se ne erano usciti con un comunicato congiunto in cui smentivano qualsiasi rottura, rassicurando che erano «felicemente sposati».

“L’indomani il colpo di scena: con lei trovata senza vita in una camera del Leela Palace Hotel, un albergo a 5 stelle dove la coppia si era temporaneamente trasferita per lavori di ristrutturazione nella casa di New Delhi. Una morte misteriosa: è stata «improvvisa e innaturale» hanno fatto sapere i medici che hanno riscontrato «lesioni» sul corpo senza precisarne il tipo. I primi esami tossicologici escludono l’avvelenamento.

“È stato lo stesso Tharoor a scoprire la donna esanime al suo rientro in hotel, la sera di venerdì. Il ministro è stato ricoverato ieri alcune ore per un dolore al petto nello stesso ospedale dove è stata effettuata l’autopsia alla moglie. Per i risultati completi bisognerà aspettare l’inizio della prossima settimana. Un po’ di più occorrerà forse per vederci chiaro in questa tragedia che ha travalicato da subito i confini dell’affare privato. Con prevedibili ripercussioni anche sulla carriera politica di lui. Nel 2010 era stato costretto a dimettersi da vice ministro degli Esteri per una vicenda di sospetta corruzione in cui era stata coinvolta anche Sunanda, all’epoca fidanzata, a cui avrebbe fatto avere una quota in un team cricket. Oggi lo scandalo rischia di ostacolare la sua corsa alle elezioni federali di primavera, dove Tharoor è nuovamente candidato per il Congresso in Kerala, dov’è nato”.