Mafia Capitale, nomi del libro nero: parla segretaria Buzzi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2015 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA
Ecco i nomi del libro nero» Parla la segretaria del ras

Mafia Capitale (Ansa)

ROMA – “Ho tenuto la contabilità in nero per due anni. Negli ultimi tempi vedevo Buzzi sicuro di vincere le gare pubbliche”. Nadia Cerrito aveva lavorato per sedici anni a fianco del ras delle coop. Anche per lei le porte del carcere si erano aperte lo scorso dicembre. Sette lunghi mesi durante i quali la donna ha cominciato a parlare con i magistrati e a decodificare nomi e iniziali contenuti in un’agenda rossa e in un ”libro nero” trovati nella sua abitazione.

Come scrivono Cristiana ManganiAdelaide Pierucci sul Messaggero di Roma,

Negli ultimi due interrogatori in carcere, il 26 giugno e 8 luglio scorsi, assistita dagli avvocati Claudio Urciuoli e Gabriele Vescio, di cose interessanti sul contenuto di quelle agende la donna ne ha da dire. Innanzitutto a chi si riferiscono le sigle accanto alle quali, da dicembre del 2012 fino al 2014, veniva annotata la contabilità in nero delle cooperative Eriches, 29 giugno, Formula sociale e 29 giugno servizi. Era facile sbagliare nel tenere i conti. Un caso su tutti: «Ho indicato le iniziali MC come Massimo Carminati. Poi mi sono accorta che le iniziali MC erano anche quelle di Marco Clemenzi», colui che assieme a Marco Clemenzi «mi portava i contati scorporati dall’Iva a fronte di fatture per operazioni inesistenti». Quindi, per non incorrere in errori, Carminati comincia ad essere appuntato come ”CAR”. Le cifre più cospicue sono in favore del ”Nero”: tre consegne di denaro, per un totale di 35mila euro, tra ottobre e dicembre 2013. «Buzzi mi disse di non consegnare a Carminati banconote di taglio piccolo, credo per semplice comodità, essendo importi importanti».

Collabora per decodificare tutte le altre sigle, Nadia Cerrito, ma sulle sue agende non ci sono nomi di politici, per quanto il pm Luca Tescaroli le chieda più volte se nella sede di via Pomona abbia mai sentito fare una serie di nomi. «In occasione delle ultime elezioni – risponde la donna – Daniele Ozzimo è stato presente preso i nostri uffici e Buzzi ha invitato tutti i dipendenti a partecipare all’incontro e a votarlo. E ho sentito nominare Mirko Coratti, sempre in occasione delle turnazioni elettorali». «Ha mai sentito riferire Buzzi di aver vinto gare perché faceva gli accordi o erogava denaro?», domanda il pm. «Mi ricordo che quando vinse le gare per la raccolta dei rifiuti Buzzi era euforico e assieme a Guaranay – riferisce Cerrito – usarono l’espressione ”l’Ama c’est moi”». E’ all’inizio del 2013 che il Cecato comincia a frequentare Buzzi. «Il loro rapporto era paritario». Soci in affari. Poi, a seguito di una verifica fiscale nella sede di via Pomona, nel novembre di quell’anno, Buzzi fece spostare la cassaforte e disse alla Cerrito di portare a casa le agende con la contabilità in nero (…)