Mafia Capitale, Scozzafava a cena con Carminati per aprire una palestra “sociale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2015 - 16:20 OLTRE 6 MESI FA
Scozzafava a cena con Carminati per aprire una palestra “sociale”

Mafia Capitale

ROMA – Salvatore Buzzi poteva fare da mediatore con Luigi Nieri. Ed è proprio una interlocuzione col vicesindaco, il favore che il dirigente Angelo Scozzafava avrebbe chiesto a Salvatore Buzzi in cambio dell’aiuto sulla gara per l’emergenza abitativa.

Come scrivono Valentina Errante e Sara Menafra sul Messaggero di Roma,

c’è un lungo racconto del dirigente Scozzafava, accusato di aver modificato alcune gare, e in particolare quella regionale per il Recup, tra gli atti depositati ieri nel corso dell’udienza davanti al tribunale del Riesame. Entro la prossima settimana, il tribunale dovrà esprimersi sul secondo ”troncone” dell’inchiesta Mafia capitale. E Scozzafava, assistito dall’avvocato Gaetano Scalise smentisce l’accusa di turbativa d’asta aggravata, e mette a verbale alcuni particolari del suo rapporto con Buzzi: «Mi sono ritrovato Carminati al ristorante, dovevo incontrare Buzzi per chiedere un chiarimento su una richiesta che avevo fatto al sindaco, al vicesindaco Nieri».

Scozzafava, che da tempo possiede una palestra, aveva chiesto al municipio «ex 18esimo» di prendere un locale pubblico per organizzare una palestra sociale. «Buzzi è la persona che si sapeva muovere da quel punto di vista – spiega – Aveva contatti con la giunta attuale del sindaco Marino, era l’unico che conoscevo che poteva andare a parlare con l’assessore al patrimonio che era Nieri». Alla contestazione del pm Paolo Ielo che gli chiede perché prema per un favore proprio nel corso della gara Cup alla Regione (siamo nell’ottobre 2014 e Scozzafava è membro della commissione ndr) Scozzafava risponde: «Buzzi si alzò dal tavolo e fece una telefonata, lasciando soli me e Carminati. Poi tornò dandomi alcuni chiarimenti ma l’affare non si è concluso».

Scozzafava ammette anche di aver chiesto a Luca Gramazio, accusato di associazione mafiosa e consigliere regionale del Pdl, di essere inserito nelle commissioni di alcune gare regionali. Con ruoli diversi, sia lui sia Gramazio venivano dal Campidoglio, spiega Scozzafava: «Tra il 2013 e il 2014 ci rincontriamo e mi chiede se poteva chiedermi chiarimenti tecnici sul Comune di Roma. Gli spiegai tutto e gli chiesi se poteva fare il mio nome come membro di commissione delle gare, per garantire la presenza dell’opposizione all’interno delle gare che la Regione faceva». E’ quello che accade effettivamente con l’appalto Recup, quando Scozzafava viene inserito nella commissione di gara al posto di un altro commissario (…)