Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “Balle coi Lupi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2015 - 08:11 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: "Balle coi Lupi"

Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “Balle coi Lupi”

ROMA – “Quando parla un politico, viene sempre da domandarsi: “Ma chi glieli scrive i testi a questo?” – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – Le intercettazioni della Banda Larga ci regalano una risposta sul ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, un tipo così sveglio e competente da stare lì sia con Letta sia con Renzi: il suo paroliere era Ercole Incalza”.

L’editoriale di Marco Travaglio:  Il che spiega perché il sosia di Mariangela Fantozzi se lo tenesse ben stretto, anche da pensionato, con consulenze co. co. co. E perché minacciasse di far cadere il governo nel caso in cui la sua struttura fosse stata smantellata. Senza Ercolino, Lupi si sentiva perduto. Gli mancava la parola. Incalza stava a Lupi come Mogol e Panella a Battisti. Solo che Battisti, di suo, ci metteva le musiche, e che musiche. Lupi ci metteva gli errori, e che errori. Il 28 dicembre 2013 il presunto ministro deve dare un’intervista al Corriere sulle opere pubbliche. E, pur seguendole da 8 mesi, non ne sa una beneamata cippa. Così telefona a Incalza per le ripetizioni, come i concorrenti dei telequiz che chiedono l’aiutino all’amico a casa o comprano una consonante. Incalza, paziente, cerca di spiegargli qualcosa. Ma è un’impresa disperata. Lupi: “Devo fare un’intervista al Corriere sui cantieri lì…”. Incalza: “Mi han dato una scheda… gliel’ho data a coso”. Lupi: “Ce l’ho qua infatti, per questo ti chiamo”. Bastasse la scheda: troppi numeri, troppe località, un casino. Urge traduzione: “Non riesco a capire nella Teem (la tangenziale esterna est di Milano, ndr)… dice che nel 2014 aprirà nuovi cantieri”. I: “No, qui non è che apriranno: sono lavori in continuità. Glielo direi però questo”. Lupi prende buona nota: “Sì sì, ma questo lo dico poi” (…)