Merce falsa scelta online arriva a casa. Laura Bogliolo, Messaggero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2014 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Merce falsa scelta online arriva a casa. Laura Bogliolo, Messaggero

Merce falsa scelta online arriva a casa. Laura Bogliolo, Messaggero

ROMA – “Merce contraffatta a domicilio – scrive Laura Bogliolo del Messaggero – scelta attraverso un catalogo inviato sulla posta elettronica al cliente che ormai si è “fidelizzato” dopo i numerosi acquisti fatti in strada”.

Forse toccati dalla battuta di Alfano ecco l’ultima frontiera degli abusivi del commercio.

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza chiamano il fenomeno «parcellizzazione» dello smistamento della merce, che arriva in città anche attraverso servizi privati di consegna. Oltre 15 milioni di pezzi contraffatti sequestrati per un giro di affari di 20-25 milioni di euro dall’inizio dell’anno a Roma e provincia”.
ARTIGIANI RECLUTATI
Il focus emerge a latere della conferenza stampa di ieri presso la sede del Comando provinciale di Roma diretto dal Generale di Brigata Ivano Maccani, dove il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha annunciato i risultati dell’operazione Spiagge sicure a livello nazionale. Sul litorale romano, nello specifico, sono stati sequestrati 25.000 pezzi. Borse, scarpe, orologi, cinte, portafogli non originali prodotti soprattutto in Campania dove gli artigiani di un tempo si sono convertiti all’industria del falso difficilmente riconoscibile.
IL VIAGGIO ILLEGALE
Le indagini hanno consentito di ricostruire il viaggio illegale della merce: una vera e propria filiera che ha la sua origine in città come Napoli, Caserta e Aversa dove nascono i prodotti illegali che finiscono nelle vie del centro storico, venduti da piccoli eserciti di venditori ambulanti abusivi, soprattutto del nord Africa. La merce contraffatta definita «grossolano» è prodotta invece in Cina. I prodotti, in questo caso, seguono un altro tragitto: sbarcano in modo clandestino nel porto di Civitavecchia, ma anche in quello di Gioia Tauro. Un paio di pantaloni all’inizio del loro viaggio possono costare 50 centesimi, prezzo che poi lievita una volta arrivato in città.
L’operazione Spiagge sicure era scattata dopo la direttiva dell’8 agosto del ministero dell’Interno che invitava i prefetti a convocare comitati provinciali locali per elaborare strategia per la lotta alla contraffazione. Ieri l’annuncio: «Adesso ci spostiamo in città – ha detto il ministro Alfano – stiamo preparando una nuova direttiva da inviare ai prefetti per continuare la lotta alla contraffazione non solo sulle spiagge, chiederemo quindi il sostegno ai Comuni». A fine anno, invece, nascerà invece una cabina di regia presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza per il coordinamento delle forze in campo.