Pietro Ichino, super-stage Calabria: assistenzialismo o…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2016 - 07:40 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Ichino, super-stage Calabria: assistenzialismo o...

Pietro Ichino, super-stage Calabria: assistenzialismo o… (Foto archivio Ansa)

REGGIO CALABRIA – Super stage per 500 laureati in Calabria. Era il 2009 quando la Regione Calabria attivò 500 stage a 1000 euro al mese per 24 mesi destinati ai laureati con 110 e lode. Il compito di queste eccellenza regionali? Lavorare per l'”innovazione amministrativa”, e contribuire alla “formazione superiore” di altrettanti laureati con 110 e lode.

Dopo sette anni questi stagisti, che al termine dei 24 mesi speravano in un contratto nell’amministrazione pubblica, si ritrovano a non avere ancora un posizione. Pietro Ichino sul suo sito si chiede se questo sia una sorta di folle assistenzialismo da parte della Regione ai giovani laureati e scrive:

“Coloro che frequentano questo sito fin dal suo primo anno di vita ricorderanno la lettera aperta al Presidente di allora della Regione Calabria – I 500 laureati calabresi eccellenti, che rischiano di essere avviati dalla Regione alla nullafacenza – e l’interrogazione parlamentare con le quali nell’ormai lontanissimo gennaio 2009 denunciavo la follia (oltre che la grave  illegittimità sostanziale e formale) di un programma destinato ad attivare presso le amministrazioni locali calabresi, con i soldi del Fondo Sociale Europeo, centinaia di mostruosi “super-stages” retribuiti con 1.000 euro al mese e della durata inizialmente prevista di 24 mesi, in materia di “innovazione amministrativa”, destinati alla “formazione superiore” di altrettanti laureati con 110 e lode.

Ne seguirono numerosi interventi, testimonianze dirette e scambi epistolari, raccolti su questo sito in un apposito portale, dai quali è emersa in modo inequivocabile la dolosa e totale vacuità di questa iniziativa: vuoto pneumatico di contenuti formativi effettivi (l’“innovazione amministrativa” non si studia certo nelle amministrazioni locali della Calabria, ma semmai in quelle del Centro e Nord-Europa!) e una promessa sottintesa di futura assunzione all’ingrosso dei 500 interessati nel settore pubblico, destinata fin dall’inizio con tutta evidenza a essere disattesa.

Da allora sono passati ben sette anni, durante i quali si è assistito a mille promesse di proroghe, promesse di concorsi riservati, polemiche roventi sulle promesse non mantenute, ma gli ex-stagisti sono in larga parte ancora lì, tutti a piatire per un posto di lavoro in Regione. Sul Corriere della Calabria del 26 aprile li sentiamo tuonare: “Basta con questa pantomima, siamo pronti a una ferrea battaglia”. Il fatto è che – come risulta dai documenti qui raccolti – di questa ormai settennale pantomima gli stessi ex-stagisti sono fin dall’inizio i protagonisti perfettamente consapevoli. Per favore, se vogliono incominciare almeno ora a onorare i loro 110 e lode, almeno non facciano le vittime”.