Rai, “così ci prendiamo gli appalti”. Il racconto di una fonte interna al Fatto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2014 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA
Rai, trucchi e micro-società. “Così ci prendiamo gli appalti”

Rai

ROMA – “Basta puntare sui piccoli appalti dati alle società esterne, quelli fino a 40 mila euro. È qui che si guadagna davvero”. A parlare è una fonte interna alla Rai, che per anni ha visto sotto i propri occhi la ripartizione di milioni di euro tra una miriade di imprese. Tutte esterne alla Tv di Stato che – come ha rivelato ieri sul Fatto il presidente della Commissione Vigilanza Rai Roberto Fico (M5S) – ogni anno mettono le mani su un giro da un miliardo e 300 milioni di euro.

Scrive Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano:

Il bilancio della Rai del 2013 spiega come si arriva a questa cifra suddividendo le singole voci. In effetti più di un terzo resta nel gruppo: 313 milioni vanno a Rai Cinema per comprare i diritti dei film e altri 182 milioni vanno a RaiWay (in corso di quotazione e privatizzazione) per la trasmissione del segnale. La produzione dei programmi all’esterno costa, secondo il bilancio, 182 milioni di euro, altri 137 milioni se ne vanno in spese generali, come le pulizie e i trasporti, 122 milioni di euro sono prestazioni di lavoro autonomo, ben 34 milioni di euro sono spese di diaria e viaggio, poi ci sono 60 milioni che finiscono sotto l’oscura dicitura ‘altro’.

Mentre 313 milioni vanno a Rai Cinema per comprare i diritti dei film e 182 milioni vanno a RaiWay, per la trasmissione del segnale. Altri 51 milioni sono affitti e noleggi e 106 milioni sono diritti di utilizzazione. Mentre 145 milioni di euro costano i diritti di ripresa per eventi sportivi e per il Festival di Sanremo. Ormai le produzioni made in Rai, fatte all’interno, quasi non esistono più. Viene esternalizzata la produzione ma anche l’ideazione. Il mercato fa gola a molti. Basta creare una società (da intestare anche a qualche parente) con un capitale minimo, e gettarsi nel business usando le entrature i Rai o nel palazzo della politica. Gli appalti in Rai sono tutti sottoposti a gara, tranne quelli con importi inferiori a 40 mila euro. “È in questo campo che le cose funzionano male. Perché si affidano anche 6 o 7 contratti, alla stessa azienda, ognuno di circa 35 mila euro”. Questi affidamenti esterni prevedono diversi servizi: luci, cameramen, set e altro ancora. Se poi c’è la possibilità di avere qualche appoggio politico, è anche meglio. Basti ricordare i tanti casi in passato di case di produzione di mogli e “parenti di”. “Ormai questo sistema è anche un po’ superato. È più facile fare soldi con le fiction” tuona un’altra fonte (…)