Riforma del diritto di famiglia, i punti-chiave del nuovo testo
Pubblicato il 7 Febbraio 2014 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Da oggi i figli saranno semplicemente figli, senza aggettivi ulteriori. Cancellate le distinzioni tra “legittimi” e “naturali”,tutti saranno sullo stesso piano e avranno medesimi diritti (a partire da quelli ereditari).
Scrive Il Giornale:
La riforma del diritto di famiglia, contenuta nel decreto legislativo 154 firmato dal capo dello Stato quattro giorni prima di Capodanno e in vigore da oggi, non modifica soltanto termini e definizioni, ma rivoluziona la prospettiva con cui guardare ai legami tra i genitori e le loro creature. Non solo: anche i nonni si guadagnano uno spazio di rilievo nell’ordinamento, il loro desiderio di non separarsi dai nipoti è adesso riconosciuto per legge. Il corpo delle nuove regole, introdotte dalla legge 219 del 2012 e messe a punto da una Commissione guidata dal giurista Cesare Massimo Bianca, rappresenta una svolta.
Una tappa fondamentale dopo il divorzio, la grande riforma del 1975 e la riforma delle adozioni. Molti principi sono in realtà già entrati nella prassi, consolidata nelle aule dei tribunali o imposta dagli organismi europei.