Roma, dottor Aniello Pietropaolo: “Ambasciatore russo mi deve dare 18mila euro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2015 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA
Roma, dottor Aniello Pietropaolo: "Ambasciatore russo mi deve dare 18mila euro"

Roma, dottor Aniello Pietropaolo: “Ambasciatore russo mi deve dare 18mila euro” (foto di repertorio Lapresse)

ROMA- Continua il braccio di ferro tra l’ambasciatore russo a Roma e il medico che a suo dire gli ha fatto spendere 18mila euro per un giorno di visite e controlli sulla moglie. Aniello Pietropaolo, intervistato da Michele Bocci su Repubblica, ha detto che l’ambasciatore non l’ha ancora pagato (motivo per cui il professore ha scritto alla Farnesina) e ha giustificato i soldi richiesti. A suo modo di vedere, era meglio indagare fino a fondo sui dolori addominali della donna, anche spendendo qualcosa in più, piuttosto che escludere qualche possibilità.

Ecco alcuni stralci dell’intervista:

Pietropaolo ha emesso una fattura da 5mila euro mentre il suo collaboratore Michele De Meo ne ha chiesti 2mila. Il resto dei soldi? Andati via per visite specialistiche (otto), esami, degenza e farmaci. Pietropaolo, che si fa chiamare professore, si dice stupito dalle lettere di protesta all’Ordine dei medici e al Ministero.

Non le sembrano troppi 18 mila euro?

«Non so quanto ha chiesto la clinica. La mia fattura e quella del mio collaboratore sono giuste».

Per 5 mila euro di cosa si è occupato?

«Ho impostato il check up, seguito la degenza, valutato nuove indagini, fatto la diagnosi e dato terapie».

Prima del ricovero aveva anticipato l’entità della sua parcella?

«Non me l’hanno chiesto, ma hanno dato il consenso ai vari accertamenti. E dopo hanno voluto uno sconto».

E il suo collaboratore, per 2 mila euro cosa ha fatto?

«Ha collaborato con me».

Ma la cifra che avete chiesto è esorbitante: 7mila euro in due per un giorno di lavoro…

«Non lo è. Svolgo attività da libero professionista e ho la coscienza a posto: nessun paziente si è mai lamentato. Sono disponibile sempre, anche a Ferragosto. Ho seguito i vari esami della signora personalmente».