Snapchat vuole quotarsi in Borsa: 10 motivi per cui piace ai ragazzi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2015 - 14:57 OLTRE 6 MESI FA
Snapchat vuole quotarsi in Borsa: 10 motivi per cui piace ai ragazzi

Snapchat vuole quotarsi in Borsa: 10 motivi per cui piace ai ragazzi

ROMA – Snapchat, la chat “usa e getta” con i messaggi che si autoeliminano dopo essere stati letti, approderà in Borsa. Lo ha detto, senza precisare una road map, il cofondatore e Ceo della società, Evan Spiegel. “Abbiamo bisogno di un’offerta pubblica iniziale, abbiamo un piano per farlo”, ha dichiarato il 24enne in una conferenza del sito Re/Code. Lanciata nel 2011, Snapchat ha un valore di 19 miliardi di dollari.

Nel 2013 la società ha respinto l’offerta d’acquisizione di Facebook per 3 miliardi. Molto popolare tra i teenager, Snapchat consente di inviare foto e video che si autodistruggono da 1 a 10 secondi dopo essere stati letti, senza lasciare traccia sui server della compagnia. Stando ai dati diffusi un anno fa dalla società, i suoi utenti mandano 700milioni di foto e filmati al giorno.

La settimana scorsa la società si è messa in cerca di giornalisti per raccontare le prossime elezioni Usa. “Cerchiamo appassionati di politica e news che possano unirsi al nostro team di New York per coprire storie, notizie anche in vista delle prossime presidenziali del 2016”, si legge nell’annuncio di lavoro pubblicato sul blog dell’azienda.

Ma cosa piace di Snapchat ai suoi giovani utenti? Lo spiega Il Secolo XIX:

1. La foto (non è un) ricordo Non per i più giovani. Inviare una foto secondo Spiegel è come parlare, con tutti i vantaggi che ciò comporta (per esempio evitare di scrivere per non perdere tempo e non fare errori). La foto, è come una frase che, raggiunto l’interlocutore, può anche svanire nel vento, e non più un ricordo indelebile come i maggiori di 35 anni sono abituati a considerarla.

2. Addio album Il cambio di definizione di una foto, da ricordo indelebile a istante da condividere, ha a che fare con l’evoluzione della tecnologia. Facebook è nato per una fruizione da computer desktop, Instagram e Snapchat, invece, nascono sugli smartphone. Se prima le foto si condividevano e si scaricavano sul computer, con l’intenzione di salvarle per rivederle in seguito, l’avvento degli smartphone ha annullato questo concetto: quanti album di foto digitali avete sul pc? Quando li avete sfogliati l’ultima volta?

3. Non accumulo, dunque sono Spiegel osserva che i giovani non sono interessati ad accumulare foto digitali, in generale non accumulano, non conservano, non collezionano, ma vogliono essere liberi di esprimere il loro stato d’animo in un certo momento. E lo fanno con una foto. È anche meglio che la foto non rimanga in nessun archivio, perché i giovani non guardano al passato.

4. Punta, scatta e invia La schermata iniziale di Snapchat è quella della fotocamera: per iniziare a usare la app è necessario scattare una foto o un breve video, insomma fare uno snap. Al contrario di Instagram, per esempio, Snapchat obbliga l’utente a buttarsi subito nella mischia.

5. Cronologia familiare Gli snap, le conversazioni con gli amici, sono organizzate in ordine cronologico a partire dal primo messaggio, questo, a detta di Spiegel, è una caratteristica molto apprezzata e più “familiare” per l’utente. Facebook, per esempio, ordina la timeline dal post più recente al più vecchio.

6. Superprivacy Il numero di telefono viene chiesto una volta sola ma non viaggia tra i contatti, come invece capita a Whatsapp. Inoltre, il fatto che qualsiasi snap abbia vita breve è il punto di forza della app, tanto da prestarsi anche ad attività illecite. Proprio questa, però, è la caratteristica che più piace ai giovani che trovano in Snapchat un terreno libero dal controllo dei genitori.

7. Sparita ovunque La foto o il video inviati non solo non sono conservati nei server di Snapchat ma non è possibile salvarli nella memoria dello smartphone del destinatario, a meno che non si salvi una schermata ma, in quel caso, l’utente che ha inviato lo snap riceverà una notifica. Diabolico!

8. Vietata ai minori? Per iscriversi gratuitamente a Snapchat bisogna dichiarare di avere almeno 13 anni. Se, spinti da un’onestà insolita per le app social, si dichiara di non avere l’età giusta, Snapchat indirizza l’utente verso una app specifica per i minori, Snapkidz, che ne simula il funzionamento senza la possibilità di aggiungere amici: una buona palestra per i piccoli nativi digitali.

9. Non solo seppia I filtri, gli effetti e le possibilità di ritoccare le foto della app Snapchat sono molto più varie di quelle di Instagram. Per esempio, è possibile pasticciare o sovrascrivere la foto con un pennarello. Funzioni del genere fanno la gioia dei teenager.

10. Pronta per il futuro La funzionalità Discover (una delle novità insieme a Story e Snapcash) proietta Snapchat verso un uso innovativo. Il Daily Mail e il National Geographic hanno creato un profilo in cui condividono foto e video, storie, con chi vuole seguirli. E, inoltre, sembra che Snapchat sia alla ricerca di cronisti capaci di coprire determinati eventi da proporre agli utenti. È esattamente questo il futuro delle app social, e Snapchat e WeChat l’hanno capito.