Sprechi, Ingroia denuncia ma viene indagato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Maggio 2015 - 11:52 OLTRE 6 MESI FA
"Sprechi, Ingroia denuncia ma viene indagato..."

“Sprechi, Ingroia denuncia ma viene indagato…”

ROMA – “C’è la storia – scrive Giuseppe Lo Bianco del Fatto Quotidiano – di una parcella di 3 milioni e mezzo di euro per la consulenza semestrale di un avvocato catanese che non ha mai prodotto nulla di scritto, e quella della transazione, firmata da Raffaele Lombardo, governatore poi condannato per mafia che tra le sue cento nomine firmate da dimissionario trova il tempo di assegnare 70 milioni di euro a Sicilia & Servizi, 19 giorni prima di cedere la sua poltrona a Crocetta”.

L’articolo di Giuseppe Lo Bianco: E ci sono dipendenti pagati fino a 1.030 euro al giorno e 851 mila euro distribuiti a decine di consulenti tra i quali il cugino di un ex assessore del governo di Totò Cuffaro, poi nominato segretario della commissione di indagine sul piano di informatizzazione della Regione Sicilia, e cioè quella che avrebbe dovuto portare a galla truffe, sprechi e sperperi per oltre 100 milioni di euro compiuti a Sicilia & Servizi prima dell’arrivo di Antonio Ingroia. Sprechi tutti denunciati dall’ex pm antimafia, oggi indagato per 75 assunzioni ritenute illegittime (ma avallate dall’Avvocatura dello Stato) e chiamato il 17 giugno prossimo a risponderne dagli ex colleghi della Procura con una nota assai inusuale diffusa a 50 giornalisti, che contiene il suono di un rullo di tamburi e spinge Ingroia a chiedersi: su tutte queste denunce “come mai finora nessun’autorità giudiziaria si è mossa e ci si muove solo verso chi ha denunciato e ha finora impedito l’ingresso delle solite speculazioni private salvando invece l’informatica pubblica siciliana in una situazione quasi insostenibile? Qualcosa non mi quadra” (…). Alla Regione nessuno si accorge di nulla, applicando una legge nazionale Lombardo pone in liquidazione Sicilia & Innovazione, la società chiamata a vigilare, attraverso le direzioni lavori, sul lavoro di Accenture ed Engineering che nel dicembre del 2009 presentano alla Regione un conto di 78 milioni di euro. E l’8 ottobre 2012, con le valigie in mano a 19 giorni dal suo commiato da palazzo d’Orleans, Raffaele Lombardo firma la delega al ragioniere generale Biagio Bossone per transigere la somma di 80 milioni di euro con Sicilia & Venture. Che Ingroia rifiuta di pagare.