Terrorismo, la mappa dei Paesi a rischio: Viminale teme effetto emulazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2015 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Terrorismo, la mappa dei Paesi a rischio: Viminale teme effetto emulazione

La strage nel resort (LaPresse)

ROMA – Gli attacchi in Tunisia, in Francia e in Kuwait certamente erano già stati pianificati, ma adesso è questa esortazione così esplicita a far temere che non sia finita, che altri attentati possano essere già stati progettati. Ma anche che si possa scatenare l’emulazione, come del resto è già accaduto nel recente passato.

E allora l’Italia potenzia ulteriormente la sorveglianza impiegando l’esercito per nuovi possibili obiettivi. Soprattutto aggiorna la lista delle mete turistiche ritenute particolarmente a rischio.

Come riporta Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera,

una guida è certamente il sito Internet della Farnesina che elenca tutti i pericoli in ogni singolo Stato e inserisce eventuali «avvisi particolari». Il resto lo fanno i «report» che gli apparati di sicurezza trasmettono regolarmente a Palazzo Chigi in un aggiornamento della situazione che tiene conto anche delle alleanze tra diverse fazioni islamiche. E dunque in Kenya a far paura sono gli «al Shabaab» organizzazione affiliata ad Al Qaeda sin dal 2012 che ha già rivendicato numerose azioni anche contro obiettivi frequentati dagli stranieri e secondo gli analisti può contare addirittura su seimila guerriglieri. Il Cairo è una delle città inserite nella lista «nera» del ministero degli Esteri che «raccomanda di evitare i viaggi non indispensabili in località diverse dai resort situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo» e più in generale evidenzia come «in Egitto si continua a registrare un clima che spesso sfocia in turbative per la sicurezza e in azioni ostili anche di stampo terroristico, situazione di cui ogni connazionale deve essere pienamente consapevole e pertanto elevata attenzione va mantenuta nei periodi dell’anno che fanno registrare maggiore afflusso di turisti stranieri».

L’intera area del Maghreb viene ritenuta ad altissimo rischio. Non a caso la Farnesina rende esplicita, «di fronte all’innalzamento del livello di allerta terrorismo» la necessità di «osservare estrema cautela nelle grandi città ad elevata presenza turistica come Fez, Rabat, Marrakech, Casablanca e Salé». Ma anche spostandosi verso Oriente, in particolare in Thailandia si deve tenere conto che «una serie di quattro attentati (di cui due a febbraio di fronte ad un centro commerciale nel cuore della capitale ed al Tribunale di Bangkok e due il 10 aprile nel parcheggio di un centro commerciale sull’isola di Samui e in un grande magazzino nei pressi di Surat Thani) ha causato alcuni feriti e rende pertanto opportuno mantenere un comportamento improntato alla massima cautela soprattutto nei luoghi di maggiore frequentazione».

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La mappa dei Paesi a rischio