Topi, appelli e paparazzi: Stefania Giannini agita l’estate in Versilia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2014 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA
Topi, appelli e paparazzi: Giannini agita l’estate in Versilia

Stefania Giannini (LaPresse)

ROMA – Travolta da un insolito destino d’agosto (poco politico, molto pettegolo, a volte anche un po’ spietato), la ministra Stefania Giannini, 54 anni, lucchese, ex rettore e oggi titolare del dicastero dell’Istruzione, si ricorderà per sempre di queste vacanze versiliesi 2014. E non saranno ricordi di tramonti, tintarelle e passeggiate sulla battigia, ma di sindaci grafomani, paparazzi impertinenti e invasioni di orribili topi di fogna.

Partiamo dai ratti, l’ultimo episodio della triade angustia-ministro. Una disinfestazione che si è trasformata in un caso politico, come ha scritto il Tirreno,

con tanto d’interrogazione del capogruppo consiliare di Forza Italia, Andrea Cosci, nella quale si balena l’ipotesi che la ministra abbia telefonato al sindaco di Pietrasanta per segnalare la presenza di topi morti e a passeggio nel giardino della sua villetta, a due passi dal mare. Con il risultato d’ottenere un intervento pressoché immediato di funzionari pubblici e della polizia municipale impegnati, forse, in un improbabile safari. Il sindaco di Pietrasanta, Domenico Lombardi (Pd), ammette la telefonata, ma smentisce interventi diretti nel giardino della ministra. «Mi ha solo segnalato la presenza di topi nelle vicinanze della sua casa», spiega il primo cittadino senza convincere troppo l’opposizione che chiede maggiori dettagli, s’interroga su quella telefonata («è opportuno che un ministro chiami un sindaco per segnalare la presenza di ratti?») e vuole anche sapere chi ha pagato l’eventuale derattizzazione dicendosi pronta, in caso di mancate risposte, a presentare una denuncia alla procura della Repubblica.

Il secondo episodio accade al Marzocco, un buon (ma non lussuoso) stabilimento balneare di Marina di Pietrasanta con piscina, ombrelloni e tende, gestito da una cooperativa di cui è stato socio anche il sindaco Lombardi e dove trascorrono le vacanze due ministre: Maria Elena Boschi e, appunto, Stefania Giannini. Le due sono paparazzate: Maria Elena se la cava con un bichini lato A e B; Stefania viene immortalata in topless. Che non farebbe assolutamente notizia, perché discreto, consumato sotto una tenda, lontano da occhi indiscreti (ma non dal superzoom del fotografo) se non ci fosse un particolare: è il primo in assoluto di un ministro della Repubblica italiana. E così, come un inno, la foto della ministra finisce ovunque.

L’ultimo episodio, ma primo in ordine cronologico, ha il sapore di «C’è posta per te». Un lunedì di sole (finalmente!) la Giannini spera di prendere un po’ di sospirata tintarella e invece riceve una lettera aperta del sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti. Che pretende di tenere chiuse le scuole sino a ottobre e vuole tutti gli studenti al mare per tirare un po’ su una stagione alluvionata. La ministra ci pensa su un po’, poi boccia il sindaco, però gli promette di discuterne. Ma a Roma, non in spiaggia. La vacanza ormai è rovinata. Ieri il lettino della ministra era vuoto al bagno Marzocco. I paparazzi invece erano in agguato.