Antibiotici non funzionano più: resurrezione virus fagi, killer dei batteri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2014 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA
Antibiotici non funzionano più: resurrezione virus fagi, killer dei batteri

Antibiotici non funzionano più: resurrezione virus fagi, killer dei batteri

ROMA – Gli antibiotici non funzionano più. La resistenza ai farmaci dei batteri è alta e servono nuove terapie. Una di queste è la terapia dei fagi, resuscitata dai tempi della Guerra Fredda e ideata dall’ex Unione sovietica, che prevede che i virus fagi uccidano i batteri.

I fagi sono dei virus innocui per gli uomini, che si trovano anche nell’acqua dei fiumi, ma sono dei naturali killer di precisioni per i batteri pericolosi per l’uomo. L’idea, raccontata sul sito di Nature, non è in realtà nuova ed anzi ha già dalla sua anni di esperienza dato che nell’ex Unione Sovietica, ai tempi della Guerra Fredda, gli antibiotici non arrivavano dall’Occidente e quindi ci si dovette inventare un altro modo di curare le infezioni batteriche, usando i fagi appunto.

La terapia dei fagi, adesso, comincia a riscuotere interesse anche tra i medici occidentali che non sanno più come far fronte alle resistenze farmacologiche sviluppate dai batteri. Infatti i farmaci oggi in uso, gli antibiotici, sono sempre meno efficaci e nuovi antibiotici tardano ad arrivare.

Al contrario degli antibiotici ad ampio spettro, che uccidono senza mirare al solo colpevole, ma sparano a zero uccidendo anche i batteri buoni che albergano nell’organismo umano, la terapia dei fagi è basata sulla precisione. I virus infatti puntano il batterio responsabile del’infezione e lo uccidono.

Il primo trial clinico è iniziato un mese fa ed è stato presentato in occasione meeting della American Society for Microbiology (ASM) a Boston da Grégory Resch dell’Università di Losanna: la sperimentazione si chiama ‘Phageburn’ e punta a valutare l’efficacia dei fagi contro le infezioni batteriche cutanee di pazienti reduci da ustioni.

Lo studio innovativo è stato finanziato dalla Commissione Europea, si tratta del primo ampio trial multi-centrico per testare la terapia fagica. I pazienti saranno trattati con un cocktail di fagi per stroncare infezioni cutanee da Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa.

I fagi sembrano vantaggiosi da vari punti di vista, sono selettivi e poi sono tanti e tutti diversi e si possono miscelare in una miriade di cocktail terapeutici, aggirando così il problema delle resistenze farmacologiche.

Il ‘problema’ dei fagi è che, essendo già noti da molti anni ed essendo agenti presenti in natura, sono poco attrattivi per le case farmaceutiche che temono di non ricavare i proventi dei brevetti se investono in questo tipo di ricerca. Ma potrebbe esservi anche a questo la soluzione: il fago in sé non è brevettabile ma il mix di fagi da usare sui pazienti, selezionato e testato dalla casa farmaceutica, potrebbe avere i requisiti per la brevettabilità.