Oggi ricrescita ciglia, domani tocca ai capelli? Il ruolo delle prostaglandine

Pubblicato il 25 Settembre 2012 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le prostaglandine sono la chiave per la cura della calvizie secondo nuovi studi inglesi. Queste sostanze sono mediatori di processi biologici che inducono o inibiscono la ricrescita del pelo. Infatti, scrive Repubblica, mentre le Pge stimolano la crescita del pelo e negli Stati Uniti sono usate per la ricrescita delle ciglia, alti livelli di PgD2 sono una concausa della calvizie.

Le prostaglandine sono molecole del corpo di cui fino a poco tempo fa si conosceva solo il ruolo nei processi infiammatori, ora nuove ricerche mostrano che la loro azione è anche di stimolazione dei bulbi piliferi sopiti. Le Pge e le Pgf alfa sono due molecole che inducono la ricrescita del pelo, e quindi del capello, e su queste si basano nuovi farmaci per la cura dell’alopecia androgenetica.

La PgD2 è una molecola che agisce sulle cellule staminali del follicolo pilifero e inibisce la ricrescita del pelo. Si classifica così come una sostanza promotrice della calvizie, secondo uno studio condotto sui topi dall’Università dell Pennsylvenia, e una futura terapia potrebbe essere sviluppata con sostanze inibitrici dell’azione della PgD2.

C’è poi tra le possibili cure la strada della neogenesi follicolare. L’obiettivo è creare nuovi follicoli piliferi oppure riprogrammare quelli dormienti e riattivarli. Una delle tecniche consiste nell’iniettare una soluzione direttamente nel derma, stimolando così le cellule e la ricrescita del capello.

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