Cancro, curarlo con le madonne nei preservativi e gli scorpioni…

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2016 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Cancro, le madonne nei preservativi e gli scorpioni...

Cancro, le madonne nei preservativi e gli scorpioni…

ROMA – Veleno di scorpione, madonne nei preservativi, bicarbonato. La lista delle cure alternative che gli stregoni propinano ai malati di cancro è incredibile. Il metodo Hamer, quello di cui è seguace Lino Bottaro, papà di Eleonora, morta di leucemia ad appena 18 anni, è solo uno dei tanti rimedi alternativi che sembrano venire dalla preistoria.  Secondo il medico tedesco Ryke Geerd Hamer, propugnatore di una “nuova medicina germanica” che considera il cancro una risposta a un trauma psicologico e per questo radiato in Germania, basta risolvere i propri squilibri psichici per guarire.

Quando però, anziché far sparire la malattia, la stravagante cura uccide, il caso finisce in tribunale. Gli Ordini dei medici possono provare a radiare lo stregone. Ma accade anche, come nel tanto dibattuto caso Stamina, che la pozione venga somministrata in pubblici ospedali prima di essere messa al bando. La maggior parte delle volte però è sul web che i ciarlatani fanno affari indisturbati.

Come riporta Elena Dusi sul quotidiano la Repubblica:

“Mille italiani sono venuti a Cuba in due settimane”, esultava nel 2010 l’inventore del Vidatox, presunto farmaco anticancro a base di veleno dello scorpione azzurro, che vive solo sull’isola. La Finanza continuò per mesi a bloccare i flaconi commercializzati da una ditta albanese e somministrati a San Marino. Sempre a Tirana, il 16 ottobre 2012, una “gravissima alcalosi” da bicarbonato uccise Luca Olivotto, 28enne con un tumore al cervello che era finito nelle mani di Tullio Simoncini. L’autore di Il cancro è un fungo era stato radiato da un Ordine inorridito di fronte alla tesi secondo cui i tumori sarebbero causati da funghi, e per debellarli basterebbe creare al loro interno un ambiente alcalino.

Poi c’è stato il caso di Clara Palomba, 16 anni appena di Firenze: le hanno curato il diabete con le vitamine al posto dell’insulina. L’anno dopo la sua curatrice, tale Marjorie Randolph, fu trovata morta in casa, dopo aver assunto una pozione fai da te.

Roberta Chersevani, segretaria Fnomceo (Federazione italiana ordine dei medici), spiega a Repubblica:

“Possiamo radiare queste persone. Ma loro possono fare ricorso alla Commissione centrale per gli esercenti professioni sanitarie”. Peccato che le decisioni di questo organismo siano state sospese a data da destinarsi da una sentenza di Cassazione del 2015.

Il guaio è che quando queste stregonerie attecchiscono, sono difficili da eradicare. Fa scuola il caso di Eleonora Brigliadori che ha raccontato in tv di aver sconfitto il cancro senza chemio e della sua abitudine di bere urina per raggiungere l’immortalità.