Cellulite: dimagrire con creme e oli, possibilità zero. In Usa sentenze e multe

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Gennaio 2014 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA

celluliteROMA – Sperare di dimagrire o vincere la cellulite con creme o integratori è falso: la Federal trade commission statunitense ha appena condannato, con questa motivazione, alcune aziende che pubblicizzavano questi prodotti con false promesse su carta stampata, tv e internet. Non solo gli slogan sono stati eliminati ma le ditte dovranno rimborsare i consumatori con una cifra complessiva record di 34 milioni di dollari. In una nota l’Ufficio affari pubblici del Governo americano dichiara di aver raggiunto degli accordi con 4 società, Occitane Inc., Sensa Product LLC, HCG Diet direct e LeanSpa LLC, accusate di fare pubblicità ingannevole. Lo stesso ufficio esorta i media a fare maggiore attenzione agli slogan di questo genere di prodotti che pubblicano sulle loro testate.

“Le probabilità di calare di peso o sconfiggere la cellulite spalmando una crema o un olio è pari a zero, di scientifico non c’è nulla” dichiara Jessica Rich, direttore dell’ufficio di tutela dei consumatori. Nel dettaglio la società L’Occitane Inc. ha accettato di rimborsare 450.000 dollari ai consumatori per 2 creme che promettevano un effetto ‘slimming’ clinicamente provato, che avrebbe ridotto l’aspetto della cellulite. La ditta Sensa LLC ha invece accordato un rimborso di 26,5 milioni di dollari per aver pubblicizzato effetti dimagranti di una polvere da spruzzare sul corpo attraverso tv, riviste e pubblicità online.

Una terza società, la HCG Diet Direct che vendeva delle gocce a base di ‘ormoni estratti da placenta umana’ dalle proprietà dimagranti, ha accettato di restituire 3.2 milioni di dollari ma la sentenza è stata anche sospesa perché la ditta non può pagare. Infine la LeanSpa che ha reclamizzato come dimagranti dei semi di bacche acai. L’azienda è stata chiusa e i proprietari dovranno restituire oltre 7 milioni di dollari. Sugli spot ingannevoli di creme e pillole dimagranti interviene in modo sostanziale anche l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato italiano.

E’ di dicembre la multa di oltre un milione di euro inflitta ad una rete di società che pubblicizzava prodotti dalle proprietà dimagranti o che avrebbero curato perfino patologie come il cancro. Sei operatori di diverse nazionalità insieme gestivano la pubblicità e la vendita di circa 40 prodotti simili in 13 siti internet. L’Antitrust ha ritenuto ‘privi di fondamenti scientifici i risultati promessi’ nonché ‘false tutte le testimonianze impiegate nelle pubblicità’.

Il mercato di creme per il corpo, cellulite e rassodanti ha fatturato nell’ultimo anno in Italia complessivamente oltre 800 milioni di euro, secondo i dati di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche che riunisce quasi 500 aziende nella penisola. L’Associazione si dichiara impegnata da tempo in corsi di formazione rivolti ai propri membri per promuovere una comunicazione responsabile, secondo le recenti linee guida europee che stabiliscono criteri comuni per le pubblicità dei cosmetici.

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