Cnb: “Togliere segreto su informazioni farmaci è un diritto del malato”

Pubblicato il 2 Giugno 2010 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA

Togliere il segreto sulle informazioni che riguardano i farmaci, per far prevalere l’interesse degli ammalati rispetto agli interessi industriali. E’ quallo che si chiede in un documento approvato all’unanimità da un gruppo di lavoro coordinato da Silvio Garattini, che discute gli aspetti etici sollevati dalla secretazione dei dati nella procedura per l’autorizzazione dei nuovi farmaci, e la segretezza sulle informazioni riguardanti l’evoluzione del farmaco dopo l’immissione sul mercato. Lo rende noto il Comitato Nazionale per la Bioetica (Cnb).

Le autorità regolatorie, spiega una nota, sono obbligate al segreto in base a disposizioni legislative europee e si limitano perciò a rendere pubblici solo documenti riassuntivi riguardanti la documentazione e le procedure di autorizzazione all’immissione in commercio di un nuovo farmaco. Le industrie farmaceutiche, continua la nota, ritengono un loro diritto mantenere il segreto, per evitare la diffusione di informazioni che potrebbero essere utili alla competizione, dato l’importante investimento per lo sviluppo di un nuovo farmaco.

Il Cnb osserva poi che la Food and Drug Administration mette a disposizione tutti i dati, mentre “ciò non avviene a livello dell’ente europeo dei medicinali Ema, e conseguentemente a livello di tutte le agenzie nazionali”.