Farmaci doppioni, 150 mila anziani sono a rischio sovraddosaggio

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2017 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA
Farmaci doppioni, 150 mila anziani sono a rischio sovraddosaggio

Farmaci doppioni, 150 mila anziani sono a rischio sovraddosaggio

ROMA – Con l’avanzare dell’età, è noto, l’armadietto dei medicinali si riempie a dismisura. C’è la cura per il diabete, le pasticche per l’ipertensione e l’iperlipidimia e spesso, senza neanche accorgersene gli anziani rischiano di andare in sovraddosaggio. Motivo? La cura per tutti questi acciacchi è spesso la medesima e coi farmaci doppioni si finisce con l’assumere una razione doppia del principio attivo sufficiente a combattere entrambi i disturbi. In Italia sono circa 150 mila gli over 75 a rischio iperdosaggio. E sono solo il 15% dei pazienti anziani che seguono più di una terapia.

Un ricovero su dieci avviene oprio il sovradosaggio a causare un ricovero su dieci. Sono più di un milione i pazienti over 65 in Italia a cui sono prescritti 10 o più farmaci; un anziano con età compresa tra i 65 e i 74 anni consuma ogni giorno in media 2,8 dosi unitarie di medicinali, che diventano 4,1 superati i 74 anni. Tra i 75 e gli 84, il 55% dei pazienti sono trattati con 5-9 farmaci e il 14% con 10 o più farmaci

Per questo la Sigce, Società Italiana di Cardiologia Geriatrica ha promosso un Numero Verde, l’ 800894140, attivo dal primo luglio, per fornire informazioni e assistenza su farmaci e terapie ai cittadini. In Italia un ricovero su dieci è causato proprio da episodi di sovradosaggio. Sono più di un milione i pazienti over 65 ai quali vengono prescritti 10 o più farmaci. Significa che un anziano con età compresa tra i 65 e i 74 anni consuma ogni giorno in media 2,8 dosi unitarie di medicinali, che diventano 4,1 superati i 74 anni.

I numeri sono preoccupanti: un over 65 su dieci è infatti ricoverato a causa di effetti collaterali e complicanze dovute ad un errato utilizzo di farmaci o a trattamenti medici non corretti; tra i primi 30 farmaci più prescritti, ben 19 interessano l’apparato cardiovascolare (ace-inibitori, sartani, statine, calcio antagonisti e beta-bloccanti). La categoria degli anziani è quella che consuma più farmaci in assoluto: passati gli 80 anni, quasi il 40% degli anziani soffre contemporaneamente di tre o più disturbi. Questo porta ad un conseguente aumento dell’assunzione cronica di farmaci; il 60% dei farmaci sono assunti dagli over 65 anni.

Il numero delle interazioni tra farmaci cresce con una progressione matematica: l’assunzione di 3 medicine porta la probabilità di interazioni a 3, ma già con sei farmaci le interazioni possibili salgono fino a 15, e con dieci farmaci addirittura a 45. Alessandro Boccanelli, presidente Sigce, spiega: ”Siamo di fronte a un’emergenza molto seria in Italia, gli ultra65enni sono oltre il 21% della popolazione totale, e sono destinati a superare il 33% entro 20 anni. Le malattie cardiovascolari sono responsabili dell’80% delle morti nella popolazione tra i 65 e i 75 anni e del 60% di quelle dai 75 anni in su; circa la metà dei decessi in Italia avviene tra i 65 e gli 84 anni (157.847 uomini e 124.258 donne nel 2014), principalmente per malattie ischemiche e cerebrovascolari. La duplicazione terapeutica, con casi frequenti di assunzione di farmaci della stessa classe, nasce da problemi di comunicazione tra medico e paziente e tra più medici che seguono lo stesso paziente”.

Il Numero Verde dedicato agli over65 è l’800 894 140. ”È solo uno dei servizi offerti dalla SICGe Community, il primo progetto nazionale realizzato in partnership con Federanziani dedicato alle patologie cardiovascolari nell’età avanzata – spiega Niccolò Marchionni, Direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare di Careggi-Firenze – La Community offre gratuitamente (accedendo al sito http://community.sicge.it) un’ampia serie di servizi rivolti ai cittadini over 65 e ai loro familiari, e fornisce tutte le informazioni necessarie e i consigli utili per la prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari, e poi ancora la possibilità di usufruire di filmati informativi, e di consultare gli elenchi dei centri di eccellenza”.