Fase 2, bambini e mascherine: come comportarsi?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2020 - 22:16 OLTRE 6 MESI FA
Mascherine e bambini in fase 2: come sceglierla, quando indossarla

Mascherine e bambini in fase 2: come sceglierla, quando indossarla (Foto archivio ANSA)

ROMA – Bambini e mascherine, come comportarsi nella fase 2 dell’emergenza coronavirus?

In genere i bimbi superano l’infezione da Covid-19 prevalentemente in modo asintomatico o lieve, sebbene recentemente siano stati riportati casi di bambini che hanno sviluppato la malattia in modo grave.

Inoltre, il possibile ruolo di portatore sano li rende un potenziale mezzo di contagio per la loro alta socialità, rischio che sarà ancora maggiore con l’inizio della scuola nel prossimo settembre.

L’ultimo DPCM del 26 aprile prevede l’uso obbligatorio delle mascherine per i bambini al di sopra dei 6 anni.

Una misura per bambini che hanno l’obbligo della frequenza della scuola primaria.

Pertanto lo Stato ha il dovere di indicare gli interventi da adottare per assicurare il massimo della protezione.

L’assenza dell’obbligo delle mascherine per i bambini di età inferiore ai 6 anni, potrebbe essere dovuta alla difficoltà oggettiva di farle indossare.

L’Accademia Americana di Pediatria (AAP) ha stilato alcune raccomandazioni e chiarimenti sull’uso delle mascherine in età pediatrica che trova d’accordo i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

Mascherine e bimbi, chi può indossarle e chi no?

La dottoressa Margherita Caroli, pediatra, esperta in nutrizione della SIPPS, spiega che i bambini sotto i due anni non devono indossare mascherine.

“Non solo per l’oggettiva difficoltà, ma anche per il rischio di soffocamento, che non deve essere sottovalutato”, dice la Caroli.

“A questa età potrebbero essere utilizzati cappellini o cerchietti con visiera trasparente lunga, che scherma anche occhi, naso e bocca, le vie di ingresso del virus”, il suggerimento.

Inoltre, aggiunge: “Non devono indossare la mascherina i bambini affetti da patologie neurologiche o respiratorie e nemmeno i bambini che abbiano difficoltà a levarla da soli”.

“Infine, non dovrebbero indossarla i bambini che con la mascherina si toccano molto più frequentemente il viso perché la protezione indotta dalla mascherina sarebbe invalidata dal più frequente contatto mani-viso”, conclude.

La dottoressa sottolinea infine che i bambini devono adottare il distanziamento di oltre un metro in ogni situazione. 

Mascherine, quando i bimbi devono indossarle e come

Il pediatra di famiglia SIPPS, Michele Fiore, ha spiegato: “Eccetto le condizioni già citate tutti i bambini dovrebbero indossare la mascherina in ogni situazione”.

Soprattutto, aggiunge, in situazioni “in cui si possano trovare a meno di un metro di distanza da altri bambini o adulti, non appartenenti al suo nucleo famigliare”.

Inoltre, dice, “se il bambino passeggia o va in bicicletta o gioca all’aperto da solo o con un adulto convivente e non c’è il rischio di incontrare a distanza ravvicinata altre persone non è necessario indossare la mascherina”.

Diverso il discorso se il bambino frequenta mezzi pubblici o supermercato.

“In qualunque luogo dove si debba aspettare insieme ad altri ed in tutti i luoghi chiusi dove le distanze non possono essere mantenute e, quindi, chiaramente, anche nell’ambiente scolastico”.

Mascherine e misure, come scegliere quella giusta

Per Francesco Pastore, pediatra di famiglia SIPPS, le mascherine per essere realmente efficaci devono aderire al volto.

“Devono seguire la linea del naso aggiustando la piccola barretta di metallo al proprio viso e con le estremità che devono aderire al volto, tirando consistentemente gli elastici laterali posti dietro le orecchie”, spiega.

Il problema dice, è che “le mascherine per adulti (10cm x 20cm circa) non assicurano questa aderenza se indossate dai bambini”.

Inoltre, “i bambini dai 2 anni in poi possono utilizzare le mascherine definite “di comunità”, ovvero di stoffa e quindi lavabili e riutilizzabili, previste anche dai DPCM o anche, quando possibile, di TNT, lo stesso materiale con il quale sono realizzate le mascherine chirurgiche”.

C’è poi un problema di misure.

“Queste mascherine dovrebbero avere una lunghezza di circa 12 cm ed una larghezza di 5 cm per potersi adattare al viso dei bambini e coprire adeguatamente naso e bocca”, sottolinea.

“Dopo i 6 anni e fino ai 12 anni potrebbero essere utilizzate mascherine di dimensioni maggiori (15cm per 7,5cm) sia di comunità che di TNT ovvero di tipo chirurgico”, conclude.

La AAP consiglia, e la SIPPS è d’accordo, che i bambini affetti da malattie croniche che hanno bisogno di una protezione maggiore dovrebbero utilizzare le FFP2. 

E’ importante, comunque che questi bambini seguano le indicazioni del proprio centro di riferimento.

Mascherine e fase 2, trasformarle in un gioco per farle indossare

Il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente del SIPPS, spiega: “E’ importante insegnare ai bambini in che modo devono utilizzare la mascherina”.

Inoltre, va indossata “lavandosi sempre prima le mani prima di indossarla e senza toccare la stessa anche quando la devono dismettere ma aiutandosi con gli elastici e poi di nuovo lavarsi le mani”.

“Deve essere per loro un “gioco” che li aiuta a non ammalarsi”, aggiunge.

Se il bambino non vole indossarla, i genitori devono trovare un modo, ad esempio ponendolo come un gioco.

“Altre azioni per migliorare l’accettazione possono essere, secondo l’età del bambino, far indossare la mascherina al suo pelouche preferito, decorare la mascherina con dei disegni, ecc”, conclude.

In ogni caso far indossare la mascherina per la prima volta in casa in modo che il bambino vi si abitui e non abbia reazioni difficili fuori casa è un’ottima soluzione.

Di Mauro ammonisce: “Attenzione, però l’uso delle mascherine non riduce né annulla la pratica di tutte le altre attività preventive fondamentali”.

E prosegue: “L’osservanza della distanza di sicurezza, il frequente e corretto lavaggio delle mani con acqua e sapone o gel idroalcolici, e, soprattutto, possibilmente, l’isolamento sociale”.

“Ce la faremo ed andrà tutto bene”, conclude.