Febbre, mal di testa, astenia dopo il vaccino? Metà delle volte è paura, ansia…Effetto Nocebo

di Riccardo Galli
Pubblicato il 20 Gennaio 2022 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Febbre, mal di testa, astenia dopo il vaccino? Metà delle volte è paura, ansia...Effetto nocebo

Febbre, mal di testa, astenia dopo il vaccino? Metà delle volte è paura, ansia…Effetto nocebo FOTO ANSA

Prendi 22 mila persone e inietta loro soluzione fisiologica, insomma acqua fresca. Però dopo aver loro detto che gli è stato iniettato vaccino anti Covid. Il 35 per cento dei 22 mila trattati ad acqua fresca accuserà febbre, mal di testa, affaticamento. Percentuale cui aggiungere un 16 per cento dei 22 mila che accuserà arrossamento e gonfiore al braccio “vaccinato”. Esperimento messo in atto negli Usa ma che potrebbe essere replicato con analoghi risultati in qualsiasi parte del mondo. Esperimento che conferma quanto peraltro già noto da molto prima del tempo del Covid: l’esistenza, massiccia, del cosiddetto effetto Nocebo.

Effetti avversi dopo vaccino

Prendi altre 22 mila persone e inietta loro il vaccino anti Covid. Il 65 per cento di loro accuserà dopo l’iniezione la mini sindrome fatta di mal di testa e/0 febbre, affaticamento, dolore, gonfiore, arrossamento. Quanto di questo 65 per cento di fastidi dopo il vaccino è attribuibile all’effetto Nocebo? Un bel po’: la stima precisa è difficile ma di certo in molti di noi non sono la soluzione fisiologica o il vaccino a causare febbre, mal di testa e il resto. E’ la nostra psiche in associazione e simbiosi con il nostro organismo a produrli il mal di testa e la febbre e il resto.

Sintomi e fastidi veri, ma…

Quelli che gran parte di noi dopo il vaccino hanno avvertito come sintomi e fastidi e malesseri non sono inventati, non sono finti. Neanche quando vengono dall’effetto Nocebo. La febbre o il mal di testa ci sono davvero, ma è la nostra ansia, la nostra paura, sono le nostre emozioni a produrle. Perché l’intreccio tra psiche e soma è intenso e complesso e spesso inestricabile. Infatti è stranoto l’effetto Placebo. Prendi due gruppi di umani, ad uno somministri un farmaco, all’altro gruppo acqua fresca (ma non glielo dici che è acqua fresca).

I trattati con acqua fresca in buona percentuale accuseranno miglioramento delle condizioni fisiche e benessere. Perché il loro cervello ha registrato ed elaborato la nozione di esser stato curato e quindi lo accetta come dato di fatto e come tale lo comunica a cellule e organi. Al pari dell’effetto Placebo esiste il suo gemello effetto Nocebo: sei convinto possa farti male quindi, anche se è acqua fresca, ti fa male davvero perché il cervello è questo quello che “sa”. 

L’effetto cortile-cugino-cognata

Poi c’è l’effetto cortile o cugino o cognata…Mi ha detto in cortile l’inquilina del secondo piano…Mio cugino ha avuto…La cognata di Mario è stata…La tendenza ad universalizzare l’esperienza vissuta e riferita all’interno del micro mondo delle proprie conoscenze. Se succede a chi conosco, allora vuol dire che succede. Se non succede a chi conosco, allora vuol dire che non succede. Sapete quanti umani orientano i propri ragionamenti, giudizi e comportamenti sull’effetto cortile-cugino-cognata? La maggioranza. Talvolta ognuno di noi lo fa, spesso senza esserne del tutto consapevole.