Feci e urine, colore e odore: quando preoccuparsi?

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Luglio 2016 - 07:13 OLTRE 6 MESI FA
Colore e odore della pipì e della cacca: ecco quando preoccuparsi

Colore e odore della pipì e della cacca: ecco quando preoccuparsi

ROMA – Colore e odore della pipì e della cacca, gli esperti rivelano quando sono normali e quando, invece, dobbiamo preoccuparci. Feci e urine dicono molto sul nostro stato di salute ma a volte evitiamo di guardarle per paura, ribrezzo o semplice distrazione.

Pipì di un rosso brillante, potrebbero essere il risultato dell’aver mangiato barbabietole, coloranti artificiali o assunto integratori vitaminici o dei farmaci. Escrementi di colore verde, possono invece verificarsi dopo il consumo di cibi o bevande che contengono determinati coloranti alimentari. Se, tuttavia, doveste vedere un colore che vi sembra fuori dal comune ma non avete mangiato nulla di insolito, meglio scattare una foto e prendere un appuntamento con il medico.

Tre ricercatori dell’Università di Newcastle descrivono quel che il colore della pipì e della cacca dicono sulla salute della persona.

Le feci e i colori dell’arcobaleno:

Normale la gamma dei colori che va dal giallo chiaro al marrone al nero. E’ dovuto a un mix di bile, che inizia verde nella cistifellea e bilirubina, un giallo prodotto dai globuli rossi.

Le feci possono diventare verdi dopo il consumo di cibi e bevande che contengono coloranti alimenti, oppure se il cibo transita velocemente nell’intestino ed è presente ancora un po’ di bile.

Se di colore giallo, untuose e maleodoranti, segnalano un cattivo assorbimento del cibo e se unito a perdita di peso in un adulto o scarsa crescita in un bambino, meglio recarsi da un medico per escludere eventuali infezioni intestinali, quali la giardiasi (causata da un parassita) o la celiachia.

Feci molto pallide o color argilla, possono essere causate dall’assunzione di alcuni farmaci antidiarroici o quando i problemi digestivi interessano il fegato, l’intestino, il pancreas, la cistifellea.

All’estremo della gamma dei colori, le feci nere potrebbero segnalare un grave problema medico, a causa di emorragia nello stomaco o nell’intestino crasso, chiamato melena. Non è escluso, tuttavia, che potrebbe trattarsi di un innocuo effetto collaterale dovuto all’assunzione di integratori di ferro o per aver mangiato parecchia liquirizia.

Anche le feci rosse possono segnalare una patologia: emorragia nella parte bassa dell’intestino o dalle emorroidi ma può essere anche scatenato dall’ingestione di grandi quantità di colorante alimentare rosso.

La pipì e la barbabietola:

Dopo aver mangiato barbabietole, il colore della pipì può essere rosso e deriva da un pigmento, la betalaina che si trova anche in alcuni petali di fiori, foglie, steli e radici.
Il succo concentrato di barbabietola rossa, o additivo 162 sulle etichette alimentari, può essere aggiunto per creare l’effetto rosa in alcuni alimenti come il gelato. Se, però, non si stanno mangiando barbabietole rosse e si nota pipì di colore rosso, è necessario consultare un medico. Potrebbe trattarsi una perdita di sangue, infezione, ingrossamento della prostata, cisti, calcoli renali e, nella peggiore delle ipotesi, cancro.

Urine normali dovrebbero essere color paglia. Se la pipì è incolore, sembra acqua, probabilmente si n’è bevuta più di quanto se ne avesse bisogno. Giallo molto scuro, di solito indicano disidratazione e necessità di bere più acqua. Colore del marsala, ossia bruno scuro, purtroppo può segnalare disidratazione estrema, malattie del fegato come epatite o cirrosi, in cui l’accumulo di bilirubina si riversa nelle urine. La bilirubina è un prodotto della degradazione dell’emoglobina che consegue alla distruzione dei globuli rossi ed è anche “responsabile” del color marrone delle feci.

La cacca può diventare arancione o gialla durante l’assunzione di beta-carotene o integratori di vitamina B, in particolare dosi consistenti di riboflavina contenuta nella vitamina B2. Questi integratori sono idrosolubili, ciò che il corpo non può utilizzare o trattenere, viene filtrato attraverso i reni e nelle urine.

I farmaci, tra cui fenazopiridina (per le infezioni delle vie urinarie), rifampicina (antibiotico per il trattamento della tubercolosi e la legionella), warfarin (anticoagulante) e alcuni lassativi possono cambiare il colore della pipì.

Se di colore blu o verde, è più probabile sia causa di colorante alimentare o blu di metilene, utilizzato in alcune analisi diagnostiche e alcuni farmaci. Tuttavia, una serie di farmaci possono far diventare l’urina blu o verde. Ad esempio gli antistaminici, antinfiammatori, antibatterici, antidepressivi, alcuni farmaci contro la nausea o quelli per ridurre l’acidità di stomaco. Condizioni genetiche rare, come la sindrome di Hartnup, possono causare urina di colore blu-verde.

Non si dovrebbe mai notare la pipì viola, ma potrebbe invece il personale ospedaliero. L’improvvisa comparsa di urine viola, definita Purple Urine Bag Syndrome, di natura benigna, spesso è notata nei pazienti portatori di cateteri vescicali permanenti o in presenza di infezioni. Si ipotizza che nella maggior parte dei casi i batteri siano responsabili di questa reazione. Il colore viola è probabilmente dovuto all’accumulo di pigmento nella sacca di raccolta urine ed è sufficiente una terapia antibiotica.

Di tanto in tanto, la pipì può essere schiumosa. E’ normale se l’assunzione di proteine è alta, soprattutto in polvere o integratori di proteine, e la pipì esce velocemente.
Se tuttavia la schiuma nelle urine persiste o peggiora, è meglio vedere un medico, potrebbe trattarsi di una patologia renale.