Funghi pericolosi e mortali: attenzione ai “sosia” di quelli buoni, le FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2017 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – A volte scambiare un fungo per un altro può essere letale. In Italia infatti, come nel resto d’Europa, sono diffuse specie tossiche di funghi, molto dannose, alcune anche letali, che vengono confuse con funghi commestibili a causa della loro somiglianza. Il porcino viene scambiato con il boleto felleo (Tylopilus felleus), che è un fungo non commestibile per via del suo sapore amaro e considerato tossico per il  tratto gastrointestinale, i Prataioli (Agaricus spp.) ed il Verdone (Russula virescens) con l’Amanita falloide, le cui tossine colpiscono il fegato, gli Ombrelloni con il Chlorophillum brunneum (= Machrolepiota rachodes), tossico per il tratto gastrointestinale.

A questi si aggiunge il Cortinarius orellanoides (tossico mortale), il cui principio attivo orellanina ha nei reni il suo organo bersaglio. Lo affermano gli esperti dell’Ispettorato micologico del Comprensorio Sanitario di Bolzano dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige Felice Sansonetti e Sergio Lapegna che ieri, 11 agosto, nella sede di Bressanone hanno fornito una consulenza micologica riservata ai media, in cui sono stati mostrati i funghi commestibili e quelli simili, ma tossici.

Tiziana Buono per Salto di Bolzano, ha raccolto il parere dell’esperto Felice Sansonetti:

“Alcune persone pensano di riconoscere un fungo commestibile a partire da un’immagine rinvenuta su un libro o da un solo particolare come il colore, che da solo non è indicativo e che peraltro cambia da esemplare a esemplare della stessa specie e dalla sua esposizione solare o no – spiega il micologo Sansonetti -. Si devono invece analizzare tutti i caratteri che l’esame macroscopico del fungo può fornire, partendo da quelli morfologici, tra cui: il cappello, il gambo, le lamelle, presenza o meno di anello, presenza o meno di volva, il colore della sporata, nonché sapori (a titolo esemplificativo dolce, amaro) o odori tipici (per esempio di aglio, di cacao, di rapanello). Bisogna studiare bene e maturare esperienza nel corso del tempo”.