Influenza, sintomi: febbre e dolore. Come difendersi: antibiotici? Se necessario

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2014 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Influenza, sintomi: febbre e dolore. Come difendersi: antibiotici? Se necessario

Influenza, sintomi: febbre e dolore. Come difendersi: antibiotici? Se necessario (Foto Ansa)

ROMA – Febbre alta, cefalea, dolori muscolari e tosse. Il picco dell’influenza stagionale si avvicina ed è previsto per la fine di gennaio. Per questo motivo l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, prepara i pazienti. La vaccinazione è sempre la prevenzione più efficace, ma se l’influenza arriva è meglio non abusare dei farmaci. Se la tentazione è la corsa all’antibiotico, l’Aifa avvisa: “Va usato solo se necessario nel caso di complicanze, come ad esempio infezioni batteriche”.

IL PICCO DELL’INFLUENZA – Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, spiega:

“E’ previsto un aumento della circolazione virale a seguito delle vacanze di fine anno, con un ulteriore incremento alla ripresa dell’attività scolastica. Infatti la velocità di circolazione virale tende ad aumentare in ambienti chiusi e sovraffollati, specie se frequentati da bambini, in larga parte non immuni, in quanto non precedentemente esposti a ceppi virali simili. Il picco vero e proprio è previsto tra fine gennaio e inizio febbraio, e sarà seguito da una coda di casi più o meno lunga”.

I SINTOMI – Le caratteristiche di questa influenza, che comprende tre differenti ceppi virali, sono quelle “tradizionali” degli anni passati, spiega ancora Rezza:

“Febbre elevata, cefalea, dolori muscolari, tosse secca, e non risulta essere particolarmente aggressiva. I ceppi virali circolanti sono 3, e le loro caratteristiche sono del tutto conformi alle previsioni. Per ora, il sottotipo A/H3N2 e’ quello riscontrato con maggior frequenza, seguito da A/H1N1”.

COME DIFENDERSI? – Le previsioni, come per ogni anno, sono di alcuni milioni di italiani a letto e la soluzione migliore, se malati, è quella di restare a casa e attendere che il virus faccia il suo corso:

“Chi ha contratto l’influenza dovrà starsene a casa a riposo per alcuni giorni. Per chi non si è vaccinato si raccomanda il lavaggio frequente e accurato delle mani per ridurre almeno parzialmente il rischio di contrarre l’infezione”.

ANTIBIOTICI O ANTIPIRETICI? – Importante poi ricordare che in caso di influenza gli antibiotici vanno presi solo quando realmente necessario, spiega l’Aifa:

“Gli antibiotici vanno assunti solo quando realmente necessario e a seguito della prescrizione o del consiglio del medico curante che ne accerti l’utilità”.

Quando si utilizzano antibiotici è importante non interrompere la terapia prima del tempo indicato dal medico per contrastare lo sviluppo della resistenza antibiotica. La febbre poi non deve spaventare e non è un sintomo sufficiente a giustificare l’assunzione di antibiotici, ma un meccanismo di difesa dell’organismo per uccidere, con l’aumento della temperatura corporea, batteri e virus che ci attaccano.

Il consiglio allora è quello di rimanere al caldo e a riposo, e ricorrere ad antipiretici, come il paracetamolo o l’ibuprofene, solamente nel caso in cui si superino i 38,5° Celsius, soprattutto per i bambini. E proprio per i più piccoli, bersaglio più esposto al malanno di stagione in arrivo, il consiglio è sempre quello di ricorrere al medico e nel dosare i farmaci ricordare che il dosaggio degli antipiretici va calibrato sul peso del bimbo e non sulla sua età.