Genitori No Vax cercano morbillo su Fb per immunizzare figli senza vaccini. Si rischia ergastolo

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Agosto 2017 - 07:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “AAA Cercasi morbillo per immunizzare mia figlia così come madre natura vuole”. E’ solo uno degli annunci folli che compaiono su Facebook. Sono genitori No Vax, talmente ostinati da avere avuto la pazza idea di organizzare dei veri e propri “morbillo party“. Cosa significa? Si cercano su Facebook, si scambiano contatti e indirizzi e organizzano incontri con bambini già ammalati per poter immunizzare i propri figli. Peccato che così rischiano l’ergastolo. Lo prevede espressamente l’articolo 438 del Codice Penale: “Chiunque cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l’ergastolo”.

Se ne è accorta, si spera in tempo, la stessa fondatrice del gruppo “Segnalazione malattie esantematiche” che ha quindi prontamente avvisato gli adepti e chiuso bottega. A scorrere gli screenshot superstiti però vengono i brividi e pure il sospetto che dietro si nasconda lo zampino di qualche troll.

Resta lo sconcerto per l’incredibile assurdità che la paura riesce a generare. Nelle intenzioni il gruppo degli untori non lascia spazio a molti dubbi: ce l’hanno con il dl Lorenzin che ha imposto l’obbligo di vaccinazioni per poter iscrivere i propri figli a scuola.

La mente diabolica che vi è dietro è riuscita ad andare oltre il concetto di “free-vax”: non più libertà dai vaccini, ma “vaccini gratis” e per giunta naturali, per andare contro alla dittatura di medici e giornalisti, prezzolati di Big Pharma. C’è chi lo scrive espressamente: “Cerco morbillo Naturale, parotite, rosolia e pertosse”. E chi esplicita la strategia: “Se i nostri bimbi prendono queste malattie esantematiche normalissime come è stato per tutti noi da piccoli, non potranno costringerci a fare i vaccini…”.

Non solo, addirittura esistono genitori convinti che i neovaccinati siano contagiosi, ragion per cui ha provato a far contagiare il proprio figlio. Incredibile ma vero, nulla è accaduto. Ma quel “mascalzone” del pediatra si è rifiutato di “prescrivere gli esami per vedere se ha avuto la pertosse”.

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