Mucca pazza, 3 casi sospetti in 5 mesi a Roma, Padova e Pistoia

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2017 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA
Mucca pazza, 3 casi sospetti in 5 mesi a Roma, Padova e Pistoia

Mucca pazza, 3 casi sospetti in 5 mesi a Roma, Padova e Pistoia

PESCIA (PISTOIA) – Ancora tre possibili casi di mucca pazza in Italia. Il condizionale è d’obbligo, in attesa delle conferme scientifiche, ma una donna di 76 anni di Pescia (Pistoia) è morta e un’altra anziana di 75 anni di Padova è in gravi condizioni con sintomi molti simili a quelli della encefalopatia spongiforme, causata dalla variante della sindrome di Creutzfeldt-Jakob, ovvero la cosiddetta mucca pazza. Alcuni mesi prima era morto un uomo di 62 anni di Roma con sintomi analoghi.

Il caso della donna toscana è stato sollevato dai suoi familiari, che avrebbero avuto la conferma della malattia dai medici e dall’esame autoptico, svolto a Bologna. La donna, secondo quanto riferito da La Nazione, aveva iniziato ad avvertire i primi sintomi a inizio aprile, ma tutto lasciava supporre un improvviso sviluppo dell’Alzheimer. Le sue condizioni sono però rapidamente peggiorate, fino al ricovero in ospedale e al decesso, avvenuto una settimana fa. Al momento dalla Asl Toscana Centro non c’è comunque ancora “la conferma al cento per cento che si tratti proprio di mucca pazza”.

Un caso analogo è quello di una anziana di Padova che è stata ricoverata in fin di vita all’ospedale Sant’Antonio. Dall’azienda sanitaria, sottolinea Il Gazzettino, sottolineano che solo l’esame autoptico potrà chiarire la natura della malattia, ovvero se si tratta della variante umana o di quella bovina.

Ma da un test del liquido spinale a cui la donna è stata sottoposta emergerebbe che si tratta proprio di mucca pazza. Resta da chiarire se si tratta alla forma sporadica o bovina e per i sanitari solo l’autopsia dopo il decesso potrà stabilirlo.

Lo scorso febbraio un uomo di 62 anni, ingegnere elettronico di Roma, è morto per un altro sospetto caso di mucca pazza. Era stato ricoverato in ospedale, al Policlinico Tor Vergata, il 5 gennaio con sintomi come lo sdoppiamento della vista e la perdita di memoria. Dopo il ricovero in Neurologia le sue condizioni sono progressivamente peggiorate.