Poliomielite torna in Europa: 2 bimbi paralizzati in Ucraina

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2015 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA
Poliomielite torna in Europa: 2 bimbi paralizzati in Ucraina

Poliomielite torna in Europa: 2 bimbi paralizzati in Ucraina

ROMA – La poliomielite torna in Europa e in Ucraina, dove solo il 50% dei bambini è vaccinato contro la malattia, sono già due i piccoli rimasti paralizzati. “Il rischio di diffusione del virus nel Paese è alto”, ha detto l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha invitato le autorità sanitarie ucraine a correre ai ripari.

Cristina Marrone sul Corriere della Sera scrive che da 5 anni non si registravano casi di poliomielite. Gli ultimi risalgono al 2010 in Russia, quando 14 persone furono colpite dal virus ora arrivato in Ucraina:

“Entrambi i bimbi risiedono nell’area sud-occidentale dell’Ucraina, vicino ai confini con Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia, in due villaggi a pochi chilometri di distanza. L’Organizzazione mondiale della sanità avverte che il rischio di diffusione del virus nel Paese è «alto» e che è necessario controllare rapidamente la nuova epidemia mentre, sempre secondo l’Oms, la minaccia del virus per i Paesi confinanti all’Ucraina (dove i livelli di immunizzazione sono più elevati grazie alla diffusione del vaccino) è bassa.

Il vaccino orale contiene un virus attivo molto debole ed è considerato sicuro ed efficace. I bambini che lo ricevono, però, lo espellono ed entro un periodo di 12 mesi il virus (in un caso su un milione stima l’Oms) può mutare, diventare più virulento e cominciare a causare i sintomi solo nei bambini non vaccinati. E in Ucraina solo la metà dei bambini è stata vaccinata contro la poliomielite e le altre malattie prevedibili”.

Il virus della poliomielite può causare paralisi in poche ore e ad oggi non esistono cure, spiega la Marrone, sottolineando l’importanza della vaccinazione. Ma in Ucraina solo la metà dei minorenni è vaccinato:

“«I due casi di poliomielite in Ucraina nella zona Ovest del Paese non sono legati agli scontri contro la Russia che si stanno verificando nella zona orientale» spiega Hamid Jafari, responsabile della lotta contro la poliomielite all’Oms. «Piuttosto- spiega al New York Times – molti genitori ucraini hanno scelto di non vaccinare i figli dopo il caso di uno studente che nel 2008 morì apparentemente di sepsi poco dopo il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia».

Nonostante il ministero della Salute con altri organismi internazionali avessero tranquillizzato la popolazione spiegando che non c’era una correlazione tra il vaccino e il decesso e che si era trattato di una coincidenza si diffuse il panico (all’epoca un centinaio di studenti si presentarono in ospedale lamentando sintomi come mal di testa, febbre, mal di gola).

A complicare ulteriormente la situazione fu la decisione del presidente dell’epoca, Viktor A. Yushchenko, di ordinare la sospensione di tutti i vaccini durante le indagini. Da allora un terzo dei genitori ucraini ha dichiarato ai sondaggisti di temere i vaccini e i tassi di vaccinazioni sono crollati. Le conseguenze però sono state drammatiche: dai 100 casi di morbillo registrati nel 2010 si è passati a 12.700 nel 2012. E ora si affaccia minacciosa anche la poliomielite. Del resto si sa che senza una copertura vaccinale adeguata malattie fino ad oggi debellate grazie ai vaccini possono tornare”.

Il ceppo che si sta diffondendo in Ucraina è pericoloso, ha spiegato Oliver Rosenbaum, portavoce dell’Iniziativa Oms:

“«Ci sono due casi di paralisi, ma sicuramente non sono le uniche infezioni. Uno dei grandi pericoli di questa malattia sta proprio nel fatto che esistono molti casi asintomatici. Questa è una malattia che tende all’epidemia». L’Oms raccomanda che chiunque visiti la regione sia completamente vaccinato contro la poliomielite, e che tutti i residenti e chi soggiorna per più di un mese nella zona faccia una dose extra di vaccino antipolio”.