Primo anti-cancro con cellule T: però costa 400mila euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2017 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA
Primo anti-cancro con cellule T: però costa 400mila euro

Primo anti-cancro con cellule T: però costa 400mila euro

ROMA – Il primo farmaco anti-cancro con cellule linfociti T ha ricevuto il via libera negli Stati Uniti, ma il suo costo è il più caro al mondo: 475mila dollari per la terapia, circa 400mila euro. Il farmaco si chiama Kymriah, è prodotto da Novartis ed è stato progettato per curare la leucemia linfatica acuta che è molto diffusa tra i bambini. Il farmaco rappresenta una terapia “su misura”, con la dose che viene ogni volta realizzata sulle necessità del paziente e la Food and Drug Administration, Fda, ha dato finalmente l’ok alla commercializzazione.

Il sito del Corriere della Sera scrive che il farmaco è il più caro al mondo, ma è decisamente innovativo. Kymriah infatti trasforma i linfociti T, le cellule fondamentali della risposta immunitaria del paziente, in veri e propri killer del cancro:

“Gli attuali trattamenti portano ad una remissione nell’85% dei casi nei bambini, secondo l’American Cancer Society. Kymriah verrebbe utilizzato per i pazienti che non rispondono positivamente alle cure standard, pari probabilmente a poche centinaia di bambini e giovani adulti all’anno. «Questo è un modo completamente nuovo di curare il cancro», ha detto ieri durante una conference call il dottor Stephan Grupp del Children’s Hospital di Filadelfia che ha guidato lo studio di Novartis.

Questa nuova procedura è stata sperimentata su una bambina che stava per morire e che ora è senza tumore da cinque anni. «Cinque anni fa abbiamo iniziato a collaborare con la University of Pennsylvania ed abbiamo investito in quello che riteniamo sarà un cambio di paradigma nella terapia immuno-cellulare per i pazienti in disperato bisogno. Con l’approvazione di Kymriah, stiamo ancora una volta confermando il nostro impegno per cambiare il corso della cura del cancro», ha dichiarato in una nota l’amministratore delegato di Novartis, Joseph Jimenez”.

Dopo i trial clinici, l’autorità americana che regola alimenti e farmaci ha dato il suo via libera, basandosi sullo studio condotto su 63 pazienti per i quali il tumore è andato in remissione nell’83% dei casi:

“Non è ancora chiaro, tuttavia, quanto i benefici del trattamento possano durare. In alcuni pazienti il tumore è ricomparso pochi mesi dopo. Ogni dose è “tagliata su misura” per ogni paziente, il che richiede una complessa procedura nel corso della quale le cellule, una volta prelevate in uno dei centri autorizzati (una trentina negli Usa) , devono essere inviate a un laboratorio dedicato di Novatirs in New Jersey , dove vengono modificate, e e poi rispedite prontamente per essere iniettate al malato. L’intero processo richiede circa 22 giorni e Novartis ha precisato che il prezzo di 450 mila dollari copre solo il lavoro dell’azienda , e non le spese di trasporto e ospedalizzazione, o qualsiasi intervento si renda necessario per eventuali effetti collaterali”.