Ricostruire il pene usando avambraccio: innovativo intervento chirurgico a Torino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Giugno 2017 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA
Ricostruire il pene usando avambraccio: innovativo intervento chirurgico a Torino

Ricostruire il pene usando avambraccio: innovativo intervento chirurgico a Torino

TORINO – Ricostruire un pene utilizzando una parte dell’avambraccio. Questa l’innovativa tecnica chirurgica che è stata messa a punto dalla collaborazione tra il reparto di Urologia delle Molinette di Torino e l’Institute of Urology di Londra. L’intervento sarà presentato in diretta l’8 e il 9 giugno durante un simposio internazionale dedicato alle più sofisticate tecniche di ricostruzione. I primi pazienti su cui sarà effettuato l’intervento sono un uomo che ha subito l’asportazione dell’organo genitale a causa di un tumore e un giovane affetto da micropene.

La struttura del nuovo pene viene creata a partire da un lembo di cute e di tessuto sottocutaneo, con relativi nervi e vasi sanguigni, prelevato dall’avambraccio del paziente. La perdita di tessuto dell’avambraccio viene a sua volta colmata apponendo un prelievo di cute dalla coscia del paziente. Con un intervento di poche ore, spiegano i sanitari delle Molinette, si possono ottenere risultati molto soddisfacenti sia dal punto di vista estetico che funzionale. La nuova tecnica è indicata nei casi di anomalie congenite del pene, quando si verifica una sua mutilazione in seguito ad eventi traumatici e nei transessuali donna. Sara Strippoli sul quotidiano Repubblica scrive che:

“Una tecnica complessa ma efficace consente di ricostruire, nello stesso intervento, un glande molto simile a quello originario e di ricostituire l’uretra. La funzione erettile del neopene viene garantita da una protesi peniena inserita in un secondo tempo. La perdita di tessuto a livello dell’avambraccio viene a sua volta “colmata” grazie a un prelievo di cute dalla coscia del paziente. Poche ore di intervento, spiega Paolo Gontero, garantiscono “risultati molto soddisfacenti sia dal punto estetico che funzionale, tanto da rendere questa chirurgia vincente rispetto all’ancora pionieristico trapianto di pene”.